Trascorre
quella che probabilmente sarà una delle ultime notti tranquille per il gruppo.
All’alba vengono svegliati da un’adunata nel cortile, e una volta giunti lì Hiranel Senk gli comunica che il loro
piano è stato approvato. Per prima cosa, un gruppo di dieci adepti dell’Ordine
si recherà ai moli per staccare due anelli gravitazionali e riportarli alla
Cattedrale; la squadra viene invitata a scortarli.
Il tempo
per mettere qualcosa sotto i denti è poco: silenziosamente, il gruppo parte.
Passando di nuovo per la piccola breccia nelle mura interne (che fortunatamente
le ombre non hanno ancora trovato) è piuttosto facile raggiungere l’estremità
più a sud dei moli e iniziare il lavoro. Durante il giorno le ombre sono molto
meno reattive, quindi l’unico nemico da affrontare è la costante pioggia di
lame di ghiaccio. Tramite una serie di esoterismi, le tech del gruppo riescono
a proteggere in maniera più o meno efficiente i lavoratori, e mentre Leon li
aiuta, Neil e Spritz si danno da fare per pattugliare l’area.
La
rimozione del primo anello procede senza intoppi, mentre per il secondo,
posizionato nella parte bassa della scogliera, è necessario utilizzare delle
corde per issarlo. Una lama di ghiaccio sfreccia nell’aria gelida, tagliandola
e facendo precipitare l’anello… una caduta di pochi metri, non in grado di
danneggiarlo, ma sufficiente per far rimbombare lo stridente suono del metallo
contro la pietra per tutto il quartiere dei porti.
Un gruppo
di cinque ombre, attirate dal suono, emerge dai vicoli. Spritz si nasconde tra
i cadaveri per tendere loro un agguato, mentre Leon tenta di portare al riparo
gli anelli e Kendra, Ellie e Neil decidono di fronteggiarle in prima linea.
Alcuni degli adepti dell’Ordine utilizzano i loro esoterismi per contrastarle,
ma nonostante l’evidente disparità numerica lo scontro è durissimo
Neil
trova, stretto tra le mani di un cadavere, un proiettore olografico che attiva
senza sapere nulla del suo utilizzo, creando in mezzo all’area l’illusione di
un campo pieno di lunga erba nodosa e molle metalliche. Spritz attira una delle
ombre in un vicolo e la combatte in un uno contro uno, iniziando ad avere la
peggio.
Uno delle
ombre sembra invece in grado di utilizzare degli esoterismi, e scaglia
esplosioni ghiacciate contro il gruppo!
Alla fine
la squadra ha la meglio, ma il bilancio non è comunque dei migliori: due adepti
dell’Ordine sono morti, uno è ferito gravemente, e tutti i membri del gruppo
hanno subito diverse ferite.
Celermente
la squadra fa ritorno alla Cattedrale portando con sé gli anelli. Hiranel Senk
e Neron iniziano a preparare un
piano per l’attacco al Precipizio, ma il gruppo non ha intenzione di stare con
le mani in mano: la gamba di Kendra peggiora ad ogni ora, e la corteccia
legnosa l’ha ormai ricoperta quasi interamente. Decidono quindi di recarsi alla
Magione Vivente, per trovare le piante necessarie ad Auletta per operare sulla mutazione.
Si muovono
silenziosi e rapidi, facendo il giro dal porto e mandando spesso in
avanscoperta Kendra, invisibile e fluttuante, per esaminare il percorso.
Arrivati
all’area nord dei moli attivano temporaneamente uno dei ponti semoventi che
collegano le torri della città per oltrepassare la muraglia interna difesa da
alcune ombre, riuscendo a muoversi senza essere notati. Arrivare alla Magione
Vivente, a questo punto, non è complicato: gran parte delle ombre si trovano al
Precipizio.
Danno un’occhiata
nei paraggi della struttura coperta di ghiaccio, notando che qualcuno si muove
all’interno. Bussano a una finestra, e un giovane Sarraceniano apre e li fa
entrare di tutta fretta.
In breve
il gruppo giunge da Chi, rimasto
alla Magione con un manipolo di adoratori delle piante per far sopravvivere la
flora dell’edificio il più a lungo possibile. L’anziano consegna loro le piante
richieste da Auletta, interrate in dei vasetti, raccomandandosi di non esporle
al gelo esterno per non farle morire.
Il gruppo
da invece ai Sarraceniani alcune provviste per resistere all’assedio, e scopre
che la Magione non è stata direttamente attaccata dalle ombre: pare che l’edificio
non li interessi.
Escono
nuovamente per le strade e fanno il percorso inverso, facendo di nuovo
fuoriuscire il ponte retraibile per passare al di sopra delle mura. Tutto
sembra procedere bene, quando un improvviso lampo li abbaglia, e l’ombra
incoronata compare dal nulla, bloccandogli il percorso.
Melch è davanti a loro, in tutta la sua
oscura crudeltà.
Bellissimo. L'hai masterato?
RispondiEliminaSì, sono io il narratore, questa è la nostra campagna!
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