giovedì 21 ottobre 2010

Un ragazzo alla stazione legge un libro e tira un forte vento



Il ragazzo dai capelli rossi era scappato di casa. Viveva in una fattoria, ma non desiderava quella vita, non desiderava lavorare nei campi con gli animali sporchi di terra senza dare altro significato che a quello. Voleva vedere, viaggiare e scoprire. Con sé, oltre qualche abito, aveva i suoi libri preferiti.
Attendeva con pazienza alla stazione dei pullman, su una vecchia panchina nel cortile esterno. Stava leggendo per l’ennesima volta La Storia Infinita, mentre il vento ne scompigliava le pagine e mandava avanti troppo in fretta la trama che già conosceva. Tutto ciò gli ricordava la sua vita: rapida e priva di mordente proprio come il vento. Il pullman in ritardo era la sua unica salvezza. Che ironia, viaggiare nella vita con tanta rapidità e ora dover attendere per un ritardo. Quel pullman però non arrivava più e lui aveva letto i suoi libri già decine di volte. Le scelte erano tornare indietro oppure continuare ad aspettare.
E lui aspetta, fino a che il vento non spazza via la polvere di ciò che rimane di lui.

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