venerdì 3 aprile 2015

La Tomba delle Nuvole - VI: Ululati



Leon si risveglia nel sanatorio il giorno successivo, visibilmente rimessosi, e decide di raggiungere suo fratello e gli altri. I quattro fanno una rapida colazione e poi liberano il segugio scarno catturato la notte successiva, che si dirige nelle praterie, puntando diretto verso la tana.
Con le abilità di Spritz, i quattro non hanno grosse difficoltà a inseguirlo. Dopo alcune ore però perdono le sue tracce e, mentre stanno cercando di ritrovarle, Blanche cade in una buca. Nell’oscurità riesce a percepire la presenza di numerosi animali ringhianti e una gran quantità di ossa.
Viene tirata fuori dagli altri, che di fretta preparano dei fasci d’erba e gli danno fuoco per poi gettarli nella tana, con l’intenzione di affumicare i segugi scarni. Questi però si dimostrano ancora una volta più intelligenti del normale, e fuoriescono passando per delle uscite secondarie e sorprendendo il gruppo ai fianchi.
Ne ammazzano quattro, dopodiché arriva un gruppo di segugi più grosso degli altri, capitanato dall’alfa. Questi però sembra essere piuttosto accorto e poco intenzionato alla lotta. I membri del gruppo sentono una voce nella mente che gli chiede perché li stanno attaccando, e capiscono che il capo del branco non solo è intelligente, ma dotato di poteri telepatici!
Per quanto abbia facoltà mentali decisamente elevate, il segugio ha comunque gli istinti di un animale disposto a difendere il branco, e dirà al gruppo che ciò che rimane di loro abbandonerà l’area civilizzata dagli uomini se li lasceranno andare in pace. Il gruppo accetta, ma si dimostrano piuttosto incuriositi sull’intelligenza dell’animale.
Lui sostiene di essere nato così, e che quando era un cucciolo viveva in una grande struttura metallica assieme alla madre, vicino a un grande fiume. Poi arrivarono i margr, che uccisero il suo branco e rubarono la sua casa. Lui fu l’unico sopravvissuto, e fu costretto ad andarsene per riformare un nuovo branco.
Prendendo nota di queste informazioni, il gruppo intuisce che l’alfa dei segugi sia stato mutato dall’influsso di una qualche rovina numenera.
Ritornano alla fattoria, fanno rapporto sulla situazione e ritirano il loro compenso: un espron addomesticato, che rivendono nel pomeriggio per circa settanta shint.

Mistar rivela a Leon ciò che ha scoperto su Jack, e i due decidono di esplorare la base del Sostegno durante la notte, aiutati dal resto del gruppo, per scoprire qualcosa.
Effettivamente, dopo alcune ore di indagini scoprono un incavo nella parete metallica, perfettamente adatto per inserire la sfera teletrasportante. Quando lo fanno, una porta si apre nel Sostegno!
Il gruppo entra e trova un’unica grande sala, dotata di un macchinario di synth e metallo colmo di cristalli, con un incavo pieno di gelatina calda, simile a quello rinvenuto nella precedente rovina. L’unica uscita della stanza, un enorme porta di metallo, è sbarrata da un campo di forza.
Un membro del gruppo inserisce il braccio nella sostanza gelatinosa e ha una chiara visione del Sostegno percorso da tre linee di energia che puntano in tre direzioni diverse: la prima conduce all’altopiano rosso già visitato, la seconda alle basi del Riage Nero, nei pressi di un grande fiume, mentre la terza mostra un colorito diverso ed è brutalmente interrotta a metà percorso.
Per quanto guardino in giro, non trovano modo di disattivare il campo di forza che gli blocca il cammino.

È abbastanza chiaro che sono presenti altre due strutture da esplorare, che forse potranno fare luce sul mistero del Sostegno e della Pianta-di-Fagioli. Tutto il gruppo stringe un patto: scopriranno ciò che si trova lassù, costi quel che costi!

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