Leon si
risveglia nel sanatorio il giorno successivo, visibilmente rimessosi, e decide
di raggiungere suo fratello e gli altri. I quattro fanno una rapida colazione e
poi liberano il segugio scarno catturato la notte successiva, che si dirige
nelle praterie, puntando diretto verso la tana.
Con le
abilità di Spritz, i quattro non hanno grosse difficoltà a inseguirlo. Dopo
alcune ore però perdono le sue tracce e, mentre stanno cercando di ritrovarle,
Blanche cade in una buca. Nell’oscurità riesce a percepire la presenza di
numerosi animali ringhianti e una gran quantità di ossa.
Viene
tirata fuori dagli altri, che di fretta preparano dei fasci d’erba e gli danno
fuoco per poi gettarli nella tana, con l’intenzione di affumicare i segugi
scarni. Questi però si dimostrano ancora una volta più intelligenti del
normale, e fuoriescono passando per delle uscite secondarie e sorprendendo il
gruppo ai fianchi.
Ne
ammazzano quattro, dopodiché arriva un gruppo di segugi più grosso degli altri,
capitanato dall’alfa. Questi però sembra essere piuttosto accorto e poco
intenzionato alla lotta. I membri del gruppo sentono una voce nella mente che
gli chiede perché li stanno attaccando, e capiscono che il capo del branco non
solo è intelligente, ma dotato di poteri telepatici!
Per quanto
abbia facoltà mentali decisamente elevate, il segugio ha comunque gli istinti
di un animale disposto a difendere il branco, e dirà al gruppo che ciò che
rimane di loro abbandonerà l’area civilizzata dagli uomini se li lasceranno
andare in pace. Il gruppo accetta, ma si dimostrano piuttosto incuriositi sull’intelligenza
dell’animale.
Lui
sostiene di essere nato così, e che quando era un cucciolo viveva in una grande
struttura metallica assieme alla madre, vicino a un grande fiume. Poi
arrivarono i margr, che uccisero il suo branco e rubarono la sua casa. Lui fu l’unico
sopravvissuto, e fu costretto ad andarsene per riformare un nuovo branco.
Prendendo
nota di queste informazioni, il gruppo intuisce che l’alfa dei segugi sia stato
mutato dall’influsso di una qualche rovina numenera.
Ritornano
alla fattoria, fanno rapporto sulla situazione e ritirano il loro compenso: un
espron addomesticato, che rivendono nel pomeriggio per circa settanta shint.
Mistar
rivela a Leon ciò che ha scoperto su Jack, e i due decidono di esplorare la
base del Sostegno durante la notte, aiutati dal resto del gruppo, per scoprire
qualcosa.
Effettivamente,
dopo alcune ore di indagini scoprono un incavo nella parete metallica,
perfettamente adatto per inserire la sfera teletrasportante. Quando lo fanno,
una porta si apre nel Sostegno!
Il gruppo
entra e trova un’unica grande sala, dotata di un macchinario di synth e metallo
colmo di cristalli, con un incavo pieno di gelatina calda, simile a quello
rinvenuto nella precedente rovina. L’unica uscita della stanza, un enorme porta
di metallo, è sbarrata da un campo di forza.
Un membro
del gruppo inserisce il braccio nella sostanza gelatinosa e ha una chiara
visione del Sostegno percorso da tre linee di energia che puntano in tre
direzioni diverse: la prima conduce all’altopiano rosso già visitato, la
seconda alle basi del Riage Nero, nei pressi di un grande fiume, mentre la
terza mostra un colorito diverso ed è brutalmente interrotta a metà percorso.
Per quanto guardino in giro, non trovano modo di disattivare il campo di forza che gli blocca il cammino.
Per quanto guardino in giro, non trovano modo di disattivare il campo di forza che gli blocca il cammino.
È abbastanza
chiaro che sono presenti altre due strutture da esplorare, che forse potranno
fare luce sul mistero del Sostegno e della Pianta-di-Fagioli. Tutto il gruppo
stringe un patto: scopriranno ciò che si trova lassù, costi quel che costi!
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