venerdì 17 aprile 2015

La Tomba delle Nuvole - XI: Il Ventre Rosso



I quattro si addentrano nei tunnel viventi che compongono questo luogo alieno. In questo luogo è quasi impossibile orientarsi, e pare estendersi per decine, se non centinaia di chilometri in ogni direzione.

Nota del narratore: Essendo effettivamente impossibile mappare una struttura del genere, ho deciso che per orientarsi e trovare la giusta via per l’uscita, i personaggi avrebbero dovuto eseguire delle prove di Orientamento; ad ogni prova riuscita avrebbero rinvenuto un ambiente con luoghi o eventi che avrebbero portato “verso l’uscita” (6 in totale, l’ultimo contenente l’uscita stessa), mentre per ogni fallimento, uno con eventi “negativi” (anche qui, 6 in totale).
Caso vuole che i giocatori abbiano avuto successo in ogni tiro di Orientamento, visitando solo la metà delle stanze presenti nella struttura ed evitando buona parte dei pericoli. Ecco quindi una carrellata dei luoghi visitati, tenendo presente che ogni tiro richiedeva 30 minuti a vagare per i corridoi (e 2 danni subiti a causa dell’aria acida!).

Prima stanza – I personaggi giungono in una camera carnosa contenente vari organi penzolanti, la cui funzione sembra oscura. Da qui, si dipanano tre uscite. Continuano i tentativi di ricerca, mentre l’acido li corrode sempre più…

Seconda stanza – Arrivando da un corridoio, i personaggi trovano una strana membrana permeabile all’aria e ai loro stessi corpi, ma non all’acido. La attraversano e si trovano in un ambiente dove l’aria è umida ma pulita, e ne approfittano per tirare il fiato. Al centro della stanza è presente un organo fibroso e duro la cui funzione è sconosciuta. Dopo aver analizzato un po’ la situazione, passano circa un’ora del loro tempo a raccogliere un liquido trasudato dalla membrana e a sfregarselo sul corpo, guadagnando una parziale resistenza all’ambiente acido (avrebbe assorbito 5 danni prima di dissolversi). Altresì utilizzano la giara d’acqua pura e un blocco di sale in loro possesso per sciacquarsi e purificarsi un po’ (per quanto il sale bruci!).

Terza stanza – Mentre si trovano a vagare per un corridoio, un parassita simile a una tenia lunga una spanna balza dal soffitto tentando di attaccarsi alla schiena di Mistar. La buttano per terra e la schiacciano, ma grazie a un’intromissione del narratore la tenia è ancora viva e spicca un salto e si attacca al Tech, penetrando dentro di lui! Da lì comincia a estroflettere un lungo tentacolo che Mistar pare in grado di muovere a suo piacimento… ma prima di capire come utilizzarlo viene colpito da un pugno di suo fratello, stordito, e sottoposto a un’operazione forzata da parte di Blanche per la rimozione del parassita. Riescono a farlo senza troppi danni, eliminando l’indesiderato ospite.
Nota del narratore: Il parassita si trattava in realtà di un tentacolo-frusta, un artefatto. Ecco cosa succede a guardare in bocca a caval donato (o forse sono stato bastardo io che ho descritto la scena un po’ troppo alla Alien).

Quarta stanza – I personaggi giungono in un ambiente dalla luce verde, che rasserena un po’ i loro occhi dal rosso onnipresente e alleggerisce le loro sofferenze (con un tiro di recupero gratuito). Alcune sacche semitrasparenti nelle pareti emettono l’energia sotto forma di spettro luminoso, e i personaggi lo riconoscono come uno diverso stato dell’energia biologica già vista diverse volte.

Quinta stanza – Giungono in un ambiente contenente vari globi carnosi pregni di sostanze gelatinose appesi al soffitto (sei, per la precisione). Dopo un rapido esame, li identificano come contenenti varie sostanze per il beneficio dell’organismo (in sostanza, dei crypto in forma liquida). Li raccolgono e, senza prima esaminarli accuratamente, Mistar e Blanche, molto provati, ne bevono uno a testa… senza che alcun effetto visibile si verifichi (vi è andata bene… vi è andata molto bene).
Vedi sotto – Crypto organici.

Sesta stanza – L’ambiente in cui si trovano è enorme: una passerella, simile a un enorme tendine lungo una sessantina di metri e largo meno di uno, fa da ponte sopra un lago di acido. Dall’altra parte, gli avventurieri vedono un grosso anello di metallo da cui proviene una luce rossa più intensa delle altre… che sia finalmente l’uscita? Lentamente si muovono sul ponte, ma qualcosa colpisce improvvisamente Blanche alla schiena! Osservano verso il basso, e notano che nel lago d’acido sta nuotando una creatura biancastra dotata di una ventina di lunghi e sottilissimi tentacoli terminanti in aculei. Evidentemente non in grado di sopportare un combattimento del genere, corrono lungo il ponte e si fiondano nel portale… non prima che Leon tranci un tentacolo al mostro e lo porti con sé.

Finalmente la luce torna normale, e il gruppo si trova a fuoriuscire dallo stesso portale da cui erano entrati! Respirando dell’aria fresca e pulita tirano un po’ il fiato e Leon, con l’intento di far sopravvivere quel tentacolo per studiarlo, cerca di infilarlo dentro uno dei globi di sostanze nutritive, con il solo esito di farlo avvizzire immediatamente (si trattava di una Panacea… complimenti, hai appena infilato un virus all’interno di una sostanza antivirale con l’intento di farlo sopravvivere!).

Blanche ha però qualcosa di strano: il mondo attorno a lei sembra muoversi troppo velocemente, mentre gli altri vedono inesorabilmente rallentare le sue funzioni vitali. Le esaminano la schiena, dove è stata ferita dal mostro, e notano che la creatura le ha iniettato qualcosa. In breve, le sue funzioni vitali cessano completamente: non è più in grado di muoversi, respirare, nemmeno il suo cuore batte più… e il sangue rimane completamente bloccato nelle sue vene! Come se il suo tempo personale si fosse fermato, e sia stata messa in stasi… Qualunque cosa sia il veleno che le è stato iniettato, ha fatto sì che la vita di Blanche smettesse di scorrere. Il resto del gruppo, disperato, si domanda se il processo sia invertibile…

Nota del narratore: Purtroppo, a causa di impegni personali, la giocatrice di Blanche ha giocato quest’ultima sessione prima di lasciare la campagna. Al suo personaggio è stato quindi dato una sorta di stand-by (beh… a tutti gli effetti!) così che se le cose cambiassero in futuro, non avrebbe grosse difficoltà a rientrare. Nel frattempo, la campagna proseguirà solamente con Spritz, Leon e Mistar.

Crypto Organici
Trovandomi a far transitare i personaggi in una struttura vivente ho avuto la necessità di avere una tabella limitata dei crypto rinvenibili nel luogo. Era necessario che non venisse rinvenuto niente di meccanico, pur mantenendo la necessaria dose di casualità che contraddistingue Numenéra. Questa tabella prende quindi in considerazione solo i crypto che possono essere rinvenuti allo stadio liquido o organico: una piccola ghiandola da ingerire, un organo pulsante da divorare, e così via. La tabella può essere utile anche per rinvenire crypto all’interno dei corpi di quei mostri privi di parti meccaniche, ma ricchi di fluidi corporei.

D100
Crypto
01-04
Addestratore artificiale
05-08
Amplificatore di abilità
09-12
Amplificatore di intelletto
13-16
Amplificatore di prontezza
17-20
Amplificatore di vigore
21-24
Antiveleno
25-28
Collettore data-sfera
29-32
Comunicatore psichico
33-36
Guaina cellulare
37-40
Induttore di torpore
41-44
Laboratorio chimico vivente
45-48
Mutatore di aspetto
49-52
Occhi del gatto
53-56
Occhi dell’aquila
57-60
Panacea
61-64
Respiratore acquatico
65-68
Risanatore
69-72
Solvente organico
73-76
Stim
77-80
Traduttore vocale
81-84
Veleno (controllo mentale)
85-88
Veleno (disgregatore mentale)
89-92
Veleno (emotivo)
93-96
Veleno (esplosivo)
97-100
Sintesi*

*Con un risultato di 97-100, si è sviluppata una sintesi tra due sostanze. Tirare altre due volte, e generare un crypto che applichi gli effetti di entrambi i crypto ottenuti. Il livello del crypto è pari al livello più alto tra i livelli dei singoli crypto che l’hanno generato. Se durante questa fase esce nuovamente Sintesi, il numero dei crypto sintetizzati in uno solo aumenta di 1. Indipendentemente dal numero di effetti provocati, un crypto sintetizzato conta sempre come un singolo crypto, e le sue capacità non possono essere utilizzate separatamente.

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