I
personaggi fabbricano una portantina per Blanche e dopo essersi riposati per
qualche ora, partono in direzione del Sostegno per compiere l’ultimo atto della
loro missione.
Durante
il viaggio, alcuni crypto in possesso di Spritz decidono di smettere di
funzionare (ecco cosa succede a caricarsi di troppa roba), ma al di là di
quello non ci sono altre conseguenze particolari.
Il
terzo giorno di cammino hanno un incontro con un gruppo di 4 banditi ricoperti
di tatuaggi, che hanno appena assaltato una coppia di mercanti in groppa a un
aneen e li hanno fatti fuori. Mentre Spritz si nasconde tra l’erba, Leon e
Mistar si avvicinano ai banditi facendo finta di essere due poveri viaggiatori.
I banditi, chiaramente, li intimano di consegnare tutta la loro roba, ma prima
Leon posiziona la lancia termica accesa per terra facendo scottare il bandito
che prova a raccoglierla, poi utilizzano i loro poteri per combatterli: come
risultato, 2 banditi si danno alla fuga, uno muore nello scontro e al quarto
viene inflitta una brutta ferita alla gola e catturato dai personaggi.
Il
gruppo esamina la mercanzia sulla groppa dell’aneen e rinviene spezie, erbe e
alcolici per un valore di circa 200 shint. Si accorge inoltre che uno dei
mercanti portava un sigillo dell’Ordine del Vero. Di comune accordo, decidono
di accamparsi e legare male il
bandito, in maniera tale che scappi durante la notte e che possano seguire le
sue tracce fino all’accampamento.
Effettivamente
è ciò che succede, e il gruppo trova facilmente il luogo dove il fuggitivo si è
riunito ai suoi compagni. Il gruppo cattura tutti e tre i poveracci, e
perlustrando l’accampamento trova qualche shint, dei tessuti rubati e un
crypto, uno scarabeo temporale (vedi sotto). Decidono di portare i banditi con
loro al Sostegno, e questa volta li legano bene.
Al
Sostegno sistemano l’immobile Blanche a un ricovero e vendono l’aneen e la
mercanzia, guadagnando l’incredibile somma di 300 shint (mai visti tanti soldi
tutti insieme!). Piuttosto che portare i banditi dalle Maschere Bianche, però
li portano al tempio dell’Ordine del Vero. Qui sul subito gli viene detto di
consegnare i criminali alla giustizia, ma quando al Ministro degli Eoni Garren Xaos viene fatto presente che
quegli uomini hanno ucciso qualcuno che portava un simbolo dell’Ordine, questi
propone un patto ai personaggi: di consegnare i banditi a lui, e in cambio gli
fornirà alcune merci dalla fornitura del tempio. I personaggi accettano, e ricevono
in cambio un crypto (un nodulo di intermittenza) e un arcano (un telo rosso
molto leggero di cui non hanno ancora scoperto le utilità).
Decidono
poi il da farsi: sono in possesso di tre sfere che dovrebbero permettere
l’accesso alle aree più remote del Sostegno, ma durante un precedente dialogo
con Jack tramite una di esse, lui aveva detto che per entrare nel Sostegno ne
sarebbero servite quattro (forse non l’avevo scritto nei riassunti precedenti,
scusate!). Realizzano che probabilmente la quarta sfera è quella in possesso
della Guardiatorre Kawax, quella che
Leon aveva stretto tra le mani dopo aver vinto la sfida del raccolto, per
modellare la statua mutevole secondo le proprie sembianze!
Dopo
aver scartato un paio di soluzioni, tra cui un geniale piano per sostituire la
sfera in casa della Guardiatorre e un altro che avrebbe fatto ricadere la colpa
del furto su Kuro Blan, i personaggi
propendono per la soluzione diplomatica.
E qui c’è un appunto del narratore:
conoscendo bene i personaggi, e ancor meglio i miei giocatori, MAI mi sarei
aspettato la soluzione diplomatica. Mi avete abituato a furti, raggiri, rapine
ed estorsioni per troppi anni, a fughe inseguiti da soldati armati e a combattimenti
massacranti contro le forze della legge. Mi avete stupito, positivamente
stupito. Un plauso a voi!
Contattano
quindi il dottor Vyca Morkel e gli
propongono il seguente patto: gli avrebbero garantito lo sfruttamento totale
della prima rovina esplorata (quello con il generatore di liquido rosa che
rende vivo il metallo, per intenderci), purché lui la utilizzasse per curare la
popolazione del Sostegno, una volta rimessa in funzione. Infatti, alcuni membri
della gilda dei raccoglitori di funghi erano stati contagiati da una malattia
trasmessa dalle spore stesse che aveva iniziato a trasformarli in rigido
metallo, e il macchinario, una volta rimesso in funzione, avrebbe potuto
curarli. Il dottore avrebbe anche dovuto venire con loro e mettere una buona parola
con la Guardiatorre per chiedere in prestito la sfera modellante. Morkel non se
lo fa ripetere due volte e accetta.
Il
gruppo al completo chiede quindi udienza alla prima tra pari nel consiglio
tribale cittadino, e spiega la situazione raccontando semplicemente la verità:
sono intenzionati a scalare la Pianta-di-Fagioli, e hanno i mezzi per farlo,
gli manca solamente quella sfera. Morkel e il suo futuro laboratorio
presteranno servizio alla città, purché la Guardiatorre gliela conceda in
prestito. Quando avranno finito, gliela riporteranno.
Kawax
ascolta le loro richieste e accetta il patto, ad alcune condizioni: prima di
tutto, nessuno in città dovrà sapere della cosa. Gli Zeloti Adoratori del Cielo
sono molto preoccupati, in quanto alcune settimane prima hanno visto
distaccarsi qualcosa dal Sostegno, durante la notte, somigliante a due creature
umanoidi di cui poi si sono perse le tracce, e non permetteranno a nessuno di
avvicinarsi alla torre.
Secondo,
il dottor Morkel dovrà immediatamente recarsi alla rovina-laboratorio in
compagnia di alcuni fidati della Guardiatorre e di un Ministro degli Eoni, e
rimetterla in funzione.
Le
condizioni vengono tutte accettate senza problemi e la quarta sfera finisce in
mano ai personaggi, tutto liscio come l’olio!
Il
gruppo fa ancora alcuni giorni di preparativi, acquistando merci per la
scalata, poi una notte, silenziosamente, riapre la piccola porta sul lato del
Sostegno e arriva fino alla stanza dove la via gli era sbarrata da un campo di
forza. Sistema altre due sfere negli incavi, rimanendo solamente con quella
consegnata dalla Guardiatorre, e il campo di forza scompare.
Un
maestoso portone d’acciaio si spalanca, smuovendo la polvere accumulata in
centinaia di anni di attesa…
Scarabeo Temporale (Crypto Anoetico)
Livello: 1d6+2
Forma: Una scarabeo di metallo bronzeo
che ogni tanto si muove come se fosse vivo.
Effetto: Quando questo crypto viene
attivato, trasporta la coscienza dell’utilizzatore indietro nel tempo di
qualche istante, facendogli però conservare tutti i ricordi degli ultimi
secondi trascorsi. A tutti gli effetti, il personaggio che lo utilizza può
ripetere il round appena trascorso, compiendo anche scelte e azioni diverse in
base alle conseguenze vissute durante la normale linea temporale.
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