Dopo
aver affrontato il terribile Tempio dei Sonagli, gli agenti si trovano al di
sotto di una grata rugginosa posizionata nella parte più bassa della colonia di
Rawan. Una volta rimossa trovano un facile accesso alla città sigillata.
La
colonia, costruita estendendosi verso l’alto, occupa tre grandi caverne
sovrapposte e collegate da una miriade di ponti, scale e piattaforme in legno
su cui sono stati costruiti diversi edifici.
Poco
sopra di loro è presente un mercato con poca gente, mentre a due diversi
ingressi della città sono posizionati molti soldati.
Ydra Vyke e i suoi bruti dementi
giungeranno entro breve: Saman, con una previsione, comprende che stanno in
quel momento attraversando la sala principale del tempio colma di acque nere.
Una nuova previsione, questa volta rivolta agli agenti che stanno cercando,
rivela che l’agente Mei è
sicuramente lì vicino.
Con
la coda dell’occhio Tarot nota un individuo vestito poveramente che si sta
aggirando tra le piattaforme: l’uomo gli salta subito all’occhio perché lo
Spinner crede di averlo già visto.
Così,
mentre Tarot segue la figura misteriosa, Saman ed Hennor si recano da un gruppo
di guardie per allertarle del pericolo.
Le
guardie cittadine sembrano ignorare la presenza di un antico passaggio al di
sotto della colonia, ma decidono di ascoltare i due viaggiatori e condurli a
colloquio con Kedaru Rawan, il loro
lord.
Vengono
ricevuti in un sontuoso palazzo la cui facciata esterna è coperta da una
controllata, ma maestosa, crescita di funghi giganti. L’interno è sfarzoso, e
Kedaru si rivela essere un uomo già avanti con l’età, con una folta barba
bianca, ma ancora in buona forma fisica.
Il
regnante accoglie pacificamente i viaggiatori ed è disposto ad ascoltare le
loro parole: era a conoscenza dell’esistenza del Tempio, ma non credeva che lo
fosse qualcun altro e che quel passaggio costituisse un pericolo. Nonostante il
poco tempo a disposizione, decide di far posizionare delle truppe in prossimità
del tombino.
Tarot,
nel frattempo, ha seguito il misterioso uomo fino a un accampamento nei pressi
del palazzo del lord. Qui riconosce Thedra
Vyke, sorella di Ydra. L’individuo che aveva seguito era uno degli schiavi
che lo aveva puntato con arco e frecce quando si era incontrato con la donna!
Decide
di farsi notare, ma Thedra è piuttosto incline al dialogo: si complimenta con
lui e i suoi compagni per l’efficacia e la brutalità con cui si sono sbarazzati
di suo fratello Sadra, e gli dice
che è stata lei ad avvertire per prima la colonia di Rawan dell’arrivo di sua
sorella.
Thedra,
generosamente, decide di rimuovere da Tarot la maledizione che gli avrebbe
impedito di parlare di lei e gli comunica che quando sua sorella sarebbe
arrivata, lei e i suoi uomini avrebbero preso parte allo scontro.
Il
gruppo si riunisce: il tempo è agli sgoccioli, bisogna cercare gli agenti e
preparare un luogo adatto a traslare velocemente se la situazione dovesse
diventare troppo rischiosa.
Hennor
decide di rimanere nella parte bassa della città per aiutare i soldati Rawaniti
nel combattimento, Saman corre di nuovo al palazzo del lord per cercare dei
registri cittadini e Tarot si reca di nuovo all’accampamento di Thedra per
valutare se il luogo è abbastanza sicuro.
Improvvisamente,
nell’area bassa della città la roccia circostante il tombino si sgretola
creando una voragine di circa cinque metri, da cui iniziano a fuoriuscire
scarabei vhalut addestrati. I soldati Rawaniti e gli uomini di Thedra iniziano
a tirare frecce a profusione dall’alto delle piattaforme, ed Hennor da loro una
mano grazie alle sue esplosioni psichiche.
Tarot
visita l’accampamento (ora vuoto) di Thedra: è un luogo tranquillo, nella parte
alta della città, ma non eccessivamente riparato.
Saman
entra al palazzo (ora vuoto) e privo di ogni tipo di ricchezza e maestosità:
che fosse un’illusione creata dal suo regnante? Trova abbastanza facilmente un
ripostiglio colmo di rotoli di pergamena, alcuni dei quali sono i registri
cittadini: un gruppo di tre individui, indicati come “stranieri” si è stabilito
in città contemporaneamente e nella stessa abitazione circa un anno prima.
Tarot
e Saman si reincontrano fuori dal palazzo e si recano all’abitazione indicata.
Hennor,
nel frattempo, è stato raggiunto da uno scarabeo vhalut e morsicato: il veleno
inizia a farsi strada nel suo sangue, indebolendolo, e il combattimento rischia
di farlo precipitare dalla balaustra della piattaforma. Una volta che il primo
attacco degli scarabei è terminato, i bruti di Ydra muovono il secondo attacco:
si tratta di dementi che la psionica controlla mentalmente, privi di paura e non
in grado di sentire il dolore. I dementi si lanciano senza alcun timore contro
le armi spianate dei Rawaniti, facendosi trapassare dalle lance e spaccando le
loro difese prima di spirare.
Ma
le ondate sono molte e i nemici troppi: le difese cominciano a cedere.
Indebolito, Hennor inizia a indietreggiare raggiungendo la piattaforma
centrale, dove si trovano anche i suoi compagni.
Dall’alto
della piattaforma i tre vedono salire un gruppo di bruti dotati di scudi di
carapace di insetto, intenti a proteggere una figura femminile che si rivela
presto essere Ydra. Tra le sue mani c’è una spada dorata: la lama della
sacerdotessa del Tempio dei Sonagli.
Senza
perdere altro tempo Tarot sfonda la porta dell’abitazione dei potenziali agenti
della Fondazione. Dalle crepe nel legno fuoriesce una nuvola di spore tossiche:
fortunatamente è stato il velenoso Spinner a entrare per primo. All’interno
nota immediatamente due corpi maschili riversi per terra, uno dei quali in un
lago di sangue.
Una
figura emerge dalle ombre attaccandolo alle spalle con un pugnale d’osso! Tarot
viene ferito, ma riesce a sbattere l’attaccante contro la parete e a buttarlo a
terra. Si rivela essere una donna in stato confusionale, forse diventata
demente per gli effetti del fungo.
I
tre agenti la placano, ma si rendono conto che ogni tentativo di parlarle è
inutile: la donna farfuglia in preda alla confusione.
All’interno
della casa trovano abbastanza facilmente un piccolo laboratorio alchemico
coperto da un’infestazione di funghi, dove sono presenti anche dei crypto e
della polvere di Spirale Viola.
Allora
erano gli stessi agenti della Fondazione gli spacciatori di droga contaminata!
I
tentativi di far riprendere l’agente Mei (pare che sia lei, perché risponde
allo stimolo del suo nome) con metodi convenzionali sono inutili. Tramite i
poteri di telepatia di Hennor e un’abbondante dose di sale e alcolici
utilizzati come antimicotici improvvisati, Hennor riesce ad avere un parziale
contatto con il suo cervello, che gli conferma alcuni semplici dettagli: l’agente
Glaston spacciava Spirale Viola da
anni, ma la droga non era mai stata contaminata. Solo di recente il fungo
Tchoya ha iniziato a contaminare crypto… questo perché il fungo, entità ben più
intelligente di quanto sembri, ha subito un risveglio e ha capito come
espandersi attraverso l’Anomalia!
L’esplosione
di spore nel laboratorio ha contaminato tutti gli agenti, e Mei è l’unica ad
essere sopravvissuta all’esplosione di rabbia che si è generata subito dopo.
Forse ha mantenuto un parziale controllo della sua mente perché, in quanto
Risvegliata, questa è molto più resistente.
La
donna non è consapevole abbastanza da tentare una traslazione verso la Terra,
ma dato il suo attuale stato parzialmente cosciente potrebbe essere guidata da
altri.
I
tre agenti procedono quindi alla traslazione, mentre fuori i rumori della
battaglia continuano.
Quale
sarà il destino della colonia di Rawan, non lo sapranno mai.
---TRASLAZIONE---
Gli
agenti si trovano a viaggiare tra le spirali dell’Anomalia diretti verso la
Terra, quando una saetta li porta fuori strada! Si trovano catapultati in dei
corpi non-terrestri, deviati a forza verso un’altra ricorsione… un errore
dovuto probabilmente all’enorme fatica del portarsi dietro un ricorsore a
malapena cosciente.
Eleonor
e Hector riconoscono subito i loro corpi Arashiani: la stessa metamorfosi è
accaduta anche a Theodor e soprattutto all’agente Mei, divenuta un grottesco
ibrido uomo-uccello che rivela chiaramente la sua natura di mutante.
Nella
notte di Arashi la tempesta imperversa e li infradicia. Si trovano sul tetto di
un grattacielo in pieno centro cittadino. Trascinano Mei all’interno dell’enorme
edificio di appartamenti in cui tirano il fiato per un attimo. Tentare una
nuova traslazione ora sarebbe enormemente faticoso per tutti quanti.
L’ascensore
si apre vicino a loro e una coppia gli passa a fianco, dirigendosi al loro
appartamento. Li guardano solo per un attimo (soprattutto guardano l’agente
Mei) e poi si fiondano verso casa loro.
Gli
agenti capiscono che se i due dovessero raggiungere un telefono, gli Shinigami
arriverebbero sul posto nel giro di pochissimi minuti.
Intercettano
la coppia ancora nel corridoio, li legano e gli impongono di stare zitti.
Eleonor gli consegna tutti gli yen che ha in tasca per il loro silenzio, ruba
loro le chiavi dell’appartamento e insieme al resto degli agenti si chiudono
dentro.
Nonostante
la fatica, il rischio è troppo: stringendosi le mani tentano una nuova
traslazione.
---TRASLAZIONE---
Questa
volta la direzione intrapresa è giusta: gli agenti si trovano catapultati nei
loro corpi Terrestri, al sicuro nel loro ufficio.
Hector
chiama immediatamente l’Agente Valori
per fare rapporto e comunicargli che l’agente Mei, essendo tornata sulla Terra,
è probabilmente ricomparsa dove era il suo corpo in origine. Essendo
contaminata dal fungo, sarà confusa e pericolosa.
Fortunatamente,
Mei è traslata nei pressi del Campus della Fondazione: per gli agenti non sarà
un problema riacchiapparla.
I
tre agenti finalmente hanno occasione per riposare, ma durante la notte sentono
dei rumori fuori dalla porta. Quando aprono, notano un gruppo di individui
vestiti con tute anti-contaminazione che stanno mettendo i sigilli al loro
ufficio.
Gli
uomini si identificano subito come agenti della Fondazione, incaricati di
stabilire se loro siano affetti o meno dal fungo. Gli agenti si sottopongono
senza alcun problema alle analisi, che rivelano che non ci sono tracce di spore
contaminate nel loro sangue.
Lo
stesso esame dovrà essere subito dai loro crypto, processo che richiederà un po’
più di tempo. Li attende una quarantena di 24 ore: se non ci saranno strani
effetti collaterali, saranno considerati sani e potranno riprendere le loro
indagini.
Nelle
ore di attesa, un dubbio li consuma: cosa può fermare l’infestazione di un
fungo in grado di muoversi attraverso le ricorsioni?