lunedì 29 giugno 2015

La Guerra delle Ombre - Sessione II: Inferno Verde



La mattina successiva, Kendra si risveglia. Chi Brogs la visita e le affibbia un beverone amaro da bere, ma fisicamente la ragazza è in forma. Mentalmente, purtroppo, la situazione è identica a quella dei suoi compagni: i suoi ricordi si fermano agli eventi di poco successivi a quelli di Guardianera.

Dopo essersi rifocillati e aver preso alcune provviste, il gruppo al completo si rinoltra nella foresta, giungendo ad un’area dove si è consumato uno scontro e che Neil ed Ellie avevano già visitato. Ci sono alcune frecce piantate negli alberi: il gruppo le esamina, e si accorgono che non corrispondono al tipo di frecce utilizzate da nessuno di loro. Spritz esamina le tracce della zona, e trova una serie di orme di tre persone che si dirigono in una direzione, e un’altra scia lasciata da due persone che vanno da un’altra parte: convinto che la prima sia stata fatta da loro stessi alcuni giorni prima, decidono di seguire l’altra.

Dopo un bel po’ di viaggio arrivano nei pressi di un ruscelletto, dove le tracce si perdono, e decidono di percorrerlo verso la fonte, ritrovandole dopo alcune centinaia di metri. Ellie utilizza il suo potere di Analisi sulla zona, per sondare la presenza di materiali strani: effettivamente, rileva sotto alcune rocce una discreta quantità di metallo.
Il gruppo le scosta, e sotto di esse trova un cadavere parzialmente decomposto, con indosso una cotta di maglia, che pare sia stato tumulato da qualcuno. Dopo un’analisi comprendono che la causa della morte è una ferita al fianco che gli deve aver fatto perdere parecchio sangue prima di ucciderlo. La scia di orme continua da quel punto, anche se è lasciata da una sola persona.

Seguendola, il gruppo si trova in un’area piena di strane statue di pietra a forma di testa che ricordano solo vagamente una creatura umana (vedi immagine). Le statue sono state abbandonate da diverso tempo, e molte sono rovesciate e coperte di vegetazione. Guardano in direzione diverse, e anche dopo un’attenta analisi il gruppo non riesce a comprenderne l’utilità. Rinvengono poco lontano una stele di pietra che riporta alcune iscrizioni illeggibili, e parte dell’alfabeto sembra essere formato da strani cerchi di pietra nera incastonata all’interno della più comune roccia grigia di quell’area. Spritz e Leon prendono la stele, mentre Neil nota poco distante un’alta formazione rocciosa coperta di rampicanti.

Una volta raggiunta, si rendono conto trattarsi di una struttura di pietra: l’edificio ha le pareti perfettamente lisce, ma di forma irregolare, e un ingresso quadrato porta all’interno dello strano tempio. Il gruppo da un’occhiata all’interno, e nota che la stanza principale è invasa da piante carnivore semoventi: finché rimangono a distanza, nessuno dei vegetali assassini sembra intenzionato a nuocere al gruppo.
Prima di entrare danno un’occhiata nei dintorni, non trovando altri ingressi. Kendra volta fino al tetto, trovando solamente un enorme disco metallico a forma di cupola rovesciata, di cui non comprende l’utilità.

Non trovando altre possibilità, il gruppo cerca di attirare l’attenzione delle piante poco per volta: lanciano prima un sasso, e notano che i vegetali lo raggiungono in tutta fretta, lo tastano con le radici e poi decidono di ignorarlo. In breve, il gruppo inizia a pensare che non siano in grado di vedere o udire, ma dotati di un qualche tipo di percezione tellurica unita a senso del gusto e dell’olfatto dalle radici.

Il piano di legare un sasso a una corda e trascinarlo lentamente verso di sé funziona solamente in parte, perché tre piante si lanciano in breve alla carica contro il gruppo, seguite da un’altra coppia che si mette a seguire i movimenti dei loro simili!
Il combattimento che ne segue affatica parecchio il gruppo, che ne esce vivo ma piuttosto ridotto male (certo, i continui fallimenti di Leon nell’utilizzo del suo ShooterKrauser non hanno aiutato!).

Dopo aver tirato il fiato per una decina di minuti, il gruppo prosegue fino al fondo dell’enorme tempio, dove l’unica cosa che trova è un buco nel soffitto: Kendra fluttua al di sopra, e lì trova una scala di corda, che butta giù agli altri. La piccola stanza che raggiungono è piena di iscrizioni nella stessa lingua della stele trovata poco prima, e la via è sbarrata da un portone di legno che puzza di disinfettante. A differenza del resto dell’edificio, qui le piante non sembrano aver infestato nulla.

Il gruppetto decide di abbattere la porta utilizzando la pura forza fisica, ma non appena aprono uno spiraglio, vengono presi di mira da un gruppo di uomini corazzati e armati di balestre. La porta viene abbattuta, e il gruppo di quattro soldati viene eliminato piuttosto in fretta grazie a un esplosivo essiccante di Spritz. Mentre parlavano tra loro, Ellie è stata in grado di riconoscere (anche se non di comprendere) la lingua parlata nel regno di Malevich.

Il gruppo da un’occhiata alla zona, che pare sia stata adibita a posto di guardia e laboratorio e in una stanza rinvengono anche alcuni crypto in forma liquida. Arrivati a un ultimo ambiente, i cinque si imbattono in un uomo in abiti da Sarraceniano che tiene in entrambe le mani due stantuffi collegati a un macchinario contenente diversi fluidi chimici. L’uomo minaccia il gruppo di attivare la macchina, se non se ne andranno immediatamente: i tentativi di parlamentare sono poco utili, anche se l’uomo sembra essere parecchio agitato, e si lascia sfuggire alcune informazioni: è stato lui a modificare le piante in modo da creare la specie assassina, ed è stato lui a modificare le spore in modo da colmarle di naniti che agiscono sul cervello cancellando aree di memoria. Il gruppo chiede se sia davvero un Sarraceniano, ma l’unica reazione che ottengono è quella di farlo arrabbiare ulteriormente.
Nel frattempo Ellie utilizza i propri poteri per “affascinare” di nascosto il macchinario chimico, e al momento giusto il gruppo attacca: l’uomo preme sugli stantuffi, ma il macchinario non sembra avere intenzione di funzionare: Ellie è riuscita a placarlo (anche grazie alla spesa di diversi PE per i re-roll)!

Il gruppo ha facilmente la meglio sull’uomo, che viene stordito e legato, dopodiché danno un’occhiata al macchinario: le vasche di fluidi chimici, dopo un’analisi, rivelano contenere stimolanti per animali, droghe vegetali e concimanti, il tutto collegato alle radici di un’enorme pianta che pare infestare buona parte del tempio… una vera fortuna che siano riusciti a fermarlo, altrimenti chissà cosa sarebbe accaduto!

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