domenica 9 ottobre 2016

The Neversleeping Eye - Sessione 25: Mente e Ricordo




La tempesta e l’acqua stagnante del Bayou stanno facendo il gioco dello Tchoya: assorbendo continuamente liquidi, il suo diametro aumenta a vista d’occhio. Gli scienziati della Fondazione fanno rapidamente due calcoli… se la crescita rimarrà costante, le sue dimensioni aumenteranno di circa 12 metri all’ora. Potrebbe inglobare l’intero quartiere in una giornata, tutta l’area centrale di Houston in meno di una settimana… non c’è alcun tempo da perdere.

I tre agenti iniziano ad analizzare la situazione, giungendo alla conclusione che tentare di distruggere il fungo potrebbe essere controproducente: potrebbe essere una sorta di palloncino gonfio di spore, pronte a spargersi in giro alla minima rottura. Un’infezione su larga scala sarebbe a quel punto impossibile da fermare.

Mike Valori, gli agenti e un gruppo di scienziati si riuniscono in un edificio poco lontano per fare il punto della situazione. Agli scienziati viene in mente che, secondo gli esami fatti al Campus sugli individui contaminati, un particolare tipo di luce viole sembra mandare le spore del fungo in uno stato letargico… anche se non hanno fatto esperimenti sufficienti e non sono sicuri di riuscire a generare una luce di intensità sufficiente a causare qualche danno a una massa del genere. Eleonor li aiuta nei calcoli di fisica, giungendo però a scarsi risultati: poco male, gli scienziati faranno comunque un tentativo.

Nel frattempo, da fuori, si odono delle urla: Hector e Theodore fanno in tempo ad uscire giusto per assistere alla macabra scena del fungo che, estroflesse alcune masse tentacolari, afferra due scienziati che si erano avvicinati troppo, fagocitandoli. Non c’è nulla da fare per salvarli.

Eleonor elabora un altro piano che potrebbe funzionare: si potrebbe inserire un tubo collegato a un aspiratore industriale all’interno della massa fungoide, per poi risucchiare tutte le spore e bruciarlo. Mike può procurarsi quello che lei chiede, ma ci vorrà qualche ora.

Gli agenti notano un elicottero in avvicinamento: giunti alla strada principale questo atterra davanti a loro, e ne emergono alcune vecchie conoscenze dell’OSR: l’Agente White e altri due individui armati e minacciosi, dall’aria sogghignante, che paiono conoscere i personaggi.
I personaggi vedono l’arrivo di White come la risposta a un miracolo che stavano mentalmente richiedendo.

Si riuniscono a parlamentare in un luogo privato, per scoprire che i due ricorsori di scorta a White si trattano, ovviamente, di Tanuki e Valerie. White è, come al solito, schietto e di poche parole: la Fondazione ha ancora 4 ore di tempo per risolvere la situazione, perché una volta passato quel periodo di tempo la soluzione dell’OSR giungerà sul posto, e a quel punto ci penseranno loro. Gli scienziati dell’OSR hanno reputato la minaccia del fungo classificabile come quella di un Planetivoro di classe inferiore, non c’è alcun tempo da perdere.
Privatamente, Eleonor chiede conferma su quale possa essere la soluzione dell’OSR: si tratta, ovviamente, del kaiju ammaestrato che hanno su Goliath. Potrà bruciare il fungo e tutte le sue spore a distanza sufficiente da non essere contaminato.
Eleonor esprime favore per quest’idea… e dice a White che, se la situazione sarà risolta, potrebbe essere interessata a un contatto con l’OSR.

Ci sono nuovamente delle urla al di fuori, dove il fungo sta crescendo: i due scienziati risucchiati meno di un’ora prima fanno nuovamente la loro comparsa, completamente contaminati dal fungo e enormemente aggressivi. Hector e Theodore ne eliminano uno, mentre all’altro pensano gli agenti della Fondazione.

Il gruppo di agenti inizia a percepire una pulsazione psichica maligna proveniente dal fungo, che li stordisce. Una voce nella loro mente inizia a parlare e implorare “non fatelo… potrete unirvi a me… qui tutti sono felici… qui tutti vedono i loro sogni realizzati… venite a me…”.
Ovviamente, il gruppo non da alcun credito a queste tentazioni.

Nella mente dei personaggi inizia a farsi largo un’altra possibilità per eliminare la massa: siccome è completamente pregna d’acqua, farla colpire da uno dei fulmini della tempesta che infuria potrebbe eliminarla definitivamente. Così, mentre Valori si preoccupa di procurarsi un crypto che generi un campo di forza temporaneo, ma largo abbastanza da bloccare l’emissione di qualsiasi spora, il gruppo ha l’idea di collegare alcuni cavi elettrici alle pale di un elicottero della Fondazione, dopo aver posizionato delle placche di rame.

Il piano si realizza velocemente, e tramite un accurato utilizzo dei suoi poteri di Previsione, Eleonor sa esattamente quando e dove cadrà un fulmine.
Eleonor sale sull’elicottero con il pilota, mentre il resto degli agenti si preoccupano di posizionare i cavi elettrici nel Bayou e il generatore di campo di forza.
Il tempo a disposizione è poco, ma tutto funziona! Il fulmine colpisce le pale dell’elicottero, e una potente scarica elettrica colpisce il fungo, venendo al tempo stesso contenuta dal campo di forza!
I personaggi percepiscono una scarica di dolore potentissima, come se essi stessi fossero stati colpiti dal fulmine, e si sentono precipitare in un luogo buio. La connessione psichica che avevano con il fungo, generata dalla loro permanenza su Miceliax, deve aver fatto loro qualcosa…

Al loro risveglio, i personaggi si trovano in una landa dai colori marcescenti, che si estende in ogni direzione. Ovunque c’è una crescita enorme di muffe, spore e funghi. Hanno ancora i loro corpi, segno che si trovano ancora sulla Terra, ma qualcosa di strano deve essere accaduto.
L’unico, strano punto di riferimenti nella desolazione è una collina poco distante, sormontata da tre enormi punte verdastre. Non capendo cosa stia succedendo, i personaggi si dirigono lì.
Sulla collina trovano tre corpi immersi nella marcescenza delle tre escrescenze verdi, che riconoscono subito: Gina Desert, la prostituta, l’Agente Mei e Walt Tharn, l’unico biker dei South Bulls sopravvissuto.
Si rendono conto quasi subito di non essere in grado di toccare i corpi: sono inconsistenti, come se fossero dei fantasmi. Liberano l’Agente Mei dalla muffa che la ricopre, e il corpo cade addosso a Theodore. Non appena c’è una compenetrazione totale causata dall’assenza di sostanza, sia Theodore che l’Agente Mei scompaiono nel nulla.

Eleonor ed Hector osservano allibiti la scena, ma dopo aver discusso un po’ capiscono che non sanno che pesci pigliare. Decidono di fare la stessa cosa: Eleonor scompare nel corpo di Gina ed Hector nel corpo di Walt.

Theodore si trova all’interno del corpo dell’Agente Mei su Miceliax. Ha ancora tutti i suoi ricordi e le sue capacità, ma anche alcuni pensieri dell’Agente Mei: era stata inviata alla ricerca di un artefatto, uno scudo di bronzo, all’interno di una delle grotte di Miceliax, ma era stata aggredita da una bestia ed era stata costretta a scappare.
Theodore si mette quindi a cercare tracce, giungendo presto all’interno di un labirinto artificiale. Qui nota chiaramente le tracce di una bestia enorme, che dopo un po’ riesce a vedere: si tratta di un gigantesco coleottero che si muove su solo due zampe, dotato di due enormi corna chitinose. Sfuggendo al coleottero e facendo leva sul suo naturale senso dell’orientamento, Theodore giunge all’area centrale del labirinto, dove si trova una porta di bronzo, ma funge anche da tana per la creatura. Dietro la porta di bronzo trova un piccolo tesoro di schegge di Carab e uno scudo di bronzo dall’effigie mostruosa. Mentre Theodore/Agente Mei prende lo scudo, il mostro torna nella sua tana a riposarsi, di fatto bloccandogli l’uscita.
Theodore attende qualche minuto che la bestia si metta a riposare, poi scivola silenziosamente fino all’imboccatura del labirinto, passandogli molto vicino… e fortunatamente non facendosi notare.
All’uscita del labirinto, si trova davanti l’Agente Mei che gli annuisce, soddisfatta.

Eleonor è nel corpo della prostituta Gina Desert, molto prima che iniziasse ad esercitare il mestiere. I ricordi che assume dalla ragazza riguardano sua sorella Lisa, che frequentava alcuni spacciatori di droghe pesanti. L’obiettivo di Gina era andare alla casa di spaccio e portare via sua sorella, ma non aveva mai avuto il coraggio e i mezzi per farlo.
Eleonor, trovando il coraggio nei suoi poteri, arriva a un villino derelitto e si fa largo all’interno, utilizzando la sua Eccezione per disintegrare letteralmente il primo drogato aggressivo che la minaccia. Un altro la morde al polpaccio, ma non è una ferita grave: trova facilmente sua sorella, nuda e svenuta su un materasso sporco, mentre uno degli spacciatori sta per violentarla.
Anche questo spacciatore incontra presto la sua fine tramite i poteri da Paradox di Eleonor. Prende Lisa e la porta via da quella casa… in cuor suo, sente la voce di Gina che le dice di aver fatto la cosa giusta.

Hector si trova nel corpo e nella mente del biker Walt Tharn. È da poco tornato in prigione per un furto, e doveva avere la protezione della Fratellanza Ariana. Qualcosa è andato storto, perché i nazisti non hanno la minima intenzione di proteggerlo, e sa che ben presto la banda degli afroamericani verrà per fargli il culo… letteralmente.
Una prima scena di violenza si verifica nel refettorio, quando un paio di neri gli passano di fianco facendo battutacce verso di lui e dicendogli di cominciare a preparare il culo. Hector/Walt fa una faccia ancora più brutta ai neri, intimidendoli.
Ma il vero problema giunge alcune ore dopo, poco prima dell’ora d’aria. Non appena le celle si aprono, un gruppo di neri arriva da lui. Hector/Walt vede i secondini scomparire, come se sapessero esattamente cosa sta per succedere. I neri tentano di aggredire Hector, sbattendogli la testa dentro il cesso, ma lui prontamente reagisce picchiando duro e utilizzando i suoi poteri da Spinner per sfuggire a tutti i tentativi di presa. I neri tentano di bloccarlo, fino a che lui non riesce a prenderne uno alle spalle e a tagliargli la gola con un cucchiaio affilato. Solo a questo punto i secondini intervengono.
Prima che arrivino, però, Hector ha il tempo di infilare il cucchiaio affilato e ancora insanguinati nelle tasche di uno dei neri, che verrà beccato e si prenderà un’altra accusa di omicidio.
Hector/Walt dovrà scontare un po’ di cella di isolamento… fortunatamente, con il culo in salvo.

Una volta affrontati questi “problemi”, i tre agenti si trovano nuovamente nei loro corpi, all’interno di un ambiente muffoso al cui centro è steso in posizione fetale un uomo: si tratta dell’uomo dagli occhi gialli con cui avevano combattuto nel bar, il ricorsore che spargeva spore!
Non c’è molto altro da dire: Eleonor utilizza su di lui i poteri di eccezione, uccidendolo senza che possa difendersi.
Tutto si fa di nuovo nero…

I tre agenti, alcuni giorni dopo, si risvegliano in ospedale, un po’ storditi e ammaccati ma senza altri gravi danni. Houston è salva, e presto vengono contattati dall’Agente Valori che gli spiega cosa è successo: subito dopo essere stato colpito dal fulmine, il fungo ha fatto eruttare le sue spore che sono rimaste attive nell’aria per un’altra decina di secondi, prima di diventare completamente inerti. Contemporaneamente, loro hanno emesso un urlo e sono svenuti.
Una volta eliminato il fungo, l’Agente Mei e tutti gli altri contaminati sono tornati alla normalità, come se la mente centrale che li teneva sotto controllo fosse stata definitivamente eliminata.
Eleonor ipotizza che tutto ciò che hanno vissuto sia stato una conseguenza del contatto psichico con il fungo, una sorta di “battaglia mentale”… ma poco importa, la città e il mondo sono salvi e l’OSR non ha dovuto utilizzare la sua arma.

Alcuni giorni dopo vengono dimessi dall’ospedale con un encomio della Fondazione e ferie pagate. Eleonor riceve da un’infermiera una busta con all’interno un biglietto da visita, con solo un numero di telefono e il marchio della casa di videogiochi OSaRu. Chiama, e al telefono gli risponde l’Agente White.
Sono una persona schietta, professoressa Kennedy. Cosa ne pensa di fondi illimitati per le sue ricerche e nessuna domanda?”
Mi dia qualche giorno per pensarci”, dice sogghignando Eleonor.

Preferiamo lasciare aperta la decisione della Kennedy, così come il futuro di Theodore ed Hector, che comunque continueranno a viaggiare per i mondi al servizio della Fondazione…

La campagna di The Strange si conclude qui! È doverosa una minima spiegazione su quanto sia accaduto con il fungo: i personaggi avevano sviluppato un collegamento mentale psichico con lo Tchoya durante la loro permanenza a Miceliax. I loro poteri psichici, nella ricorsione, erano infatti generati da un contatto con il fungo, ma il metodo controllato con cui li utilizzavano (e il loro essere ricorsori) aveva bloccato ogni effetto negativo.
Lo Tchoya assorbiva le menti degli esseri umani che infettava, utilizzandole per generarsi una sorta di “scudo mentale” che lo proteggeva dagli attacchi psichici. Quando il fulmine l’ha colpito, i personaggi sono svenuti a causa del collegamento e sono stati proiettati nella sua psiche. Una volta dentro hanno dovuto abbattere lo scudo mentale del fungo, generato da “tarli” che continuavano a erodere le menti che aveva assorbito, nella fattispecie situazioni importanti della loro vita che si erano risolte malamente, lasciando un segno.
Facendo finire in maniera positiva queste situazioni, i personaggi sono riusciti ad abbattere lo scudo mentale e a giungere alla mente centrale dello Tchoya, ormai indifeso, ed eliminarlo.
Se non fossero riusciti nel loro intento c’era il concreto rischio che la loro mente venisse fagocitata!

Con la fine di questa campagna si concludono anche i riassunti basati sul Cypher System: spero che siano stati una lettura piacevole, in grado di generare idee e situazioni in altri tavoli di gioco.
Dopo (quasi) due anni di utilizzo ininterrotto, credo che noi ci prenderemo una pausa dal Cypher System, lanciandoci verso altre ambientazioni e sistemi.
Non assicuro la presenza dei riassunti anche per queste: il tempo a disposizione inizia a scarseggiare, e negli ultimi tempi ho fatto veramente fatica a starci dietro.
Ma sicuramente continuerò a bazzicare nei gruppi di gioco per portare ad altri le nostre esperienze e assorbire (come il fungo) quelle degli altri.
Alla prossima!

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