mercoledì 30 settembre 2015

Mist - Sessione 1 (di 2): Il Caso della Dottoressa Anita Langley



Ore 6.30: una mattina come tante nella buia e fumosa Undercity di Londra. Molti, specialmente i ricchi, sono ancora avvolti tra le coperte… ma non i nostri personaggi, che hanno ricevuto un messaggio con posta pneumatica che li invitava a recarsi immediatamente al Blair Palace, sede sei servizi segreti inglesi.

Lì sono accolti dall’agente di alto livello Sir Richard Blake Bond che, mentre gli offre un brandy, li mette a conoscenza della situazione: circa un’ora fa si è verificato lo spiacevole rapimento della Dottoressa Anita Langley, ingegnere al servizio della corona. La dottoressa stava viaggiando a bordo di una carrozza vaporizzata verso il Blair Palace, accompagnata da due soldati di scorta e un vetturino, quando si è verificato un agguato.
Gli uomini che erano con lei sono stati uccisi brutalmente, mentre la donna (e soprattutto, l’invenzione che trasportava) sono scomparsi. La polizia ha già messo i sigilli alla strada in cui è avvenuto il fatto, ma è assolutamente necessario che un gruppo dei servizi segreti vada e esamini la situazione.

I dettagli sono pochi: è assolutamente necessario che la dottoressa Langley e la sua invenzione vengano ritrovati al più tardi entro il tramonto dell’indomani (quindi i personaggi hanno circa 36 ore di tempo); la missione è di recuperare entrambi, ma nel caso il gruppo fosse costretto a scegliere, l’invenzione ha la priorità.
Sir Bond consegna ai personaggi una cartella con i dati personali della Dottoressa Langley, ma non fornisce dettagli sulla sua scoperta, in quanto secretata per questioni di sicurezza nazionale: al gruppo viene dato sapere solamente che si tratta di un’importante scoperta medica.

Senza ulteriori indugi il gruppo si reca al luogo incriminato ed esamina attentamente la situazione. La carrozza a vapore è ferma in mezzo alla strada, il vetturino e i due agenti di scorta sono stati coperti da dei teli perché le loro condizioni sono terribili: tutti mostrano segni di artigliate, uno di questi ha persino la giugulare strappata da quello che sembra un morso.

Insieme, il gruppo esamina la situazione trovando alcuni indizi:
- Uno dei cadaveri ha un frammento di quello che pare un artiglio di ottone incastrato nelle ferite.
- La bombola di carbonebbia che alimentava la carrozza è stata rubata.
- Charles collega un suo crypto, una lastra che viene impressionata con l’immagine residua nella retina di un cadavere, a uno dei corpi; quella che salta fuori è una strana immagine: alcuni individui avvolti da mantelli laceri che portano via, volando su getti di carbonebbia, sia la dottoressa Langley che la sua invenzione.
- Una donna che abita nella strada afferma di aver sentito degli spari e di aver assistito a queste figure incappucciate (quattro o cinque, a suo dire) che hanno divelto la porta della carrozza con estrema facilità e hanno portato via la donna saltando poi sui tetti. Tutti gli individui emettevano fumo da sotto le vesti.
- Su un tetto nelle vicinanze Denna trova un lembo di stoffa lacero e sporco di sangue. A un analisi del dottor Cavendish, scopre che il sangue è molto vecchio e probabilmente pregno di qualche malattia, anche se non riesce a capire quale.

Charles ha una premonizione: vede la dottoressa Anita, ben più giovane, davanti a quella che sembra essere una sua sosia all’interno di un laboratorio.
Non sapendo esattamente che strada prendere, il gruppo consulta la cartella personale della dottoressa e si reca a casa sua, trovando la porta già aperta e un gran caos all’interno.

Tra la confusione che regna, si accorgono anche qui di alcuni dettagli importanti:
- La dottoressa possedeva un piccolo impianto personale per il riciclo della carbonebbia, ma le bombole piene sembrano essere state rubate.
- I suoi progetti sono stati parzialmente distrutti, però tra i fogli stracciati i personaggi trovano l’immagine di un cuore meccanico con diversi valori numerici e calcoli, e la scritta “serve molta energia”.
- Rinvengono una vecchia fotografia datata 1884, che raffigura Anita, un’altra donna che le somiglia molto e un uomo che la tiene sotto braccio.

Esaminando la cartella i personaggi scoprono che Anita aveva una gemella di nome Gloria Langley, morta nel 1888 a causa dell’Epidemia, e sposata a un ingegnere di nome Stephen Blackfriar. All’epoca della foto i tre lavoravano insieme. Dopo la morte di Gloria, Anita si unì ai servizi segreti, mentre la sorte di Blackfriar è avvolta nel mistero: molti dati sono andati persi in seguito all’epidemia e all’attacco degli Xal.

Vista la sparizione delle bombole di carbonebbia in due luoghi incriminati, il gruppo decide di andare a esaminare gli impianti cittadini (estremamente sorvegliati) per vedere se avessero subito situazioni simili.
Dopo alcune ore Charles ed Evangeline, fingendosi clienti, hanno modo di parlare con un operaio dell’impianto di riciclaggio che ammette di vendere sottobanco delle bombole di carbonebbia ad alcune persone che lo pagano profumatamente. Dice anche loro di tornare alla sera se volessero fare acquisti, quando l’impianto sarà chiuso.

Molte domande si affollano nella mente del gruppo di agenti… dov’è finita la dottoressa Langley? A cosa stava lavorando? Chi sono gli uomini che l’hanno rapita? Lo scoprirete nel prossimo (e purtroppo, conclusivo) riassunto di Mist!

1 commento:

  1. Spero di vedere in futuro il Manuale di MIST

    http://vignette2.wikia.nocookie.net/walkingdead/images/3/3f/Shut-up-and-take-my-money.jpg/revision/latest/scale-to-width-down/2000?cb=20140829235648

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