Avvicinandosi
ad Auspar, la squadra di avventurieri si rende conto che la situazione è ancora
più strana di quanto giudicato a una prima impressione: oltre ad essere stretta
dalla morsa del ghiaccio, il gruppo si rende conto che le porte Est e Sud sono
sigillate, e nessuna delle ombre le sta minacciando.
Cautamente
decidono di muoversi sulla superficie del fiume congelato ed entrare in città
dai moli. Alcune barche giacciono, semidistrutte, sulla distesa di ghiaccio.
Tramite gli esoterismi di Adattamento di Kendra il gruppo si ripara dalle lame
di ghiaccio, ma una volta giunti al porto sulla scogliera si rendono conto che
la situazione è enormemente cambiata: per le strade si trovano diversi cadaveri
semicongelati, sia di civili che di soldati, uccisi sia dal freddo che dalle
lame degli invasori.
Il gruppo
tenta di raggiungere la Cattedrale dell’Ordine del Vero, evitando per un soffio
un gruppo di tre Araldi del Vuoto, intenti a pattugliare i vicoli tra le
abitazioni saccheggiate. Da una torre più alta riescono a scorgere la
Cattedrale, avvolta da uno scudo di energia numenera: qualcosa, se non altro,
pare aver retto. Nell’area nord vedono chiaramente il profilo della Magione
Vivente, completamente cristallizzata nel ghiaccio: le piante che la
avvolgevano non sono sopravvissute.
Kendra
utilizza simultaneamente i suoi esoterismi di Levitazione, Adattamento e Invisibilità
per volare al di sopra della città senza subire alcun pericolo. Da lì, riesce
chiaramente a vedere che il quartiere nord e il quartiere del porto sono stati
conquistati dalle ombre, che a questo punto hanno preso di mira il Precipizio,
mentre la restante parte della città sta ancora reggendo all’assedio. Riesce a
infiltrarsi attraverso gli scudi della torre dell’Ordine e, una volta
all’interno, cerca Aldan per
riferirgli la situazione. Purtroppo scopre ben presto da un’accolita che il
maestro di Ellie non ce l’ha fatta: due giorni fa è stato annientato da
un’ombra incoronata alla porta Nord. La Tech riferisce che il resto del gruppo
è in arrivo, dopodiché tenta di ricongiungersi a loro.
Gli altri
nel frattempo hanno trovato uno spiraglio tra le mura interne della città e vi
si sono infilati. Neil levita anch’esso sopra la città, cercando Kendra. Quando
i due si incontrano, Neil utilizza su di lei uno degli ultimi trucchi del
mestiere acquisiti, Impiantare Suggestione, rivolgendo a Kendra la seguente
frase: “se entro le prossime ventisei ore
non avremo sconfitto le ombre, tu trascorrerai un’ora di passione con me”.
Tiro di
dadi… e Kendra soccombe alla suggestione, pur non rendendosi minimamente conto
di averla subita (le è sembrata una normalissima frase arrogante rivoltale da
Neil).
(Nota del Narratore: C’è un motivo dietro a
questa scena. Si tratta di una scommessa fatta tra Leon, Spritz e Neil a inizio
campagna, su chi di loro sarebbe riuscito per primo a portarsi a letto la
glaciale Kendra. Neil ha finalmente deciso di giocare sporco… Prevedo un’evirazione
quando la povera Kendra se ne renderà conto! Ma se riuscissero a fermare le
ombre in tempo potrebbe ancora salvarsi… staremo a vedere!)
La squadra
al completo giunge alla Cattedrale, e si recano a parlare con la maestra Hiranel Senk, che li aggiorna sui fatti
recenti: quando il fiume è congelato, le ombre lo hanno utilizzato come ponte
per entrare in città. Il quartiere nord è stato preso tra due fuochi, e non
hanno potuto far altro che abbandonarlo e rifugiarsi nell’ultimo quartiere
cittadino non ancora conquistato dal nemico. Il maestro Aldan è caduto in
azione, mentre il generale Neron e i
suoi cavalieri Anguleani stanno reggendo bene. La Magione Vivente dei
Sarraceniani è stata catturata nella morsa del gelo, ma alcuni sono riusciti ad
abbandonarla e a rifugiarsi alla Cattedrale prima che i nemici la
conquistassero. Le ombre stanno ora prendendo d’assedio il Precipizio, il che è
strano, perché all’interno non dovrebbe essere rimasto nessuno.
Il gruppo
spiega brevemente alla maestra qual’era il piano di Aldan per la costruzione di
un’arma con un frammento di sole (non facendo alcun riferimento all’Eyren) e chiede di poter accedere alle
sue stanze.
Permesso
concesso! L’intero gruppo, con l’eccezione di Leon, va alle stanze di Aldan. Il
jack si reca di sotto, nell’area dove sono stati stanziati i profughi, per
vedere se Auletta si è salvata.
Fortunatamente è così, ma non si sa nulla di Chi: il Sarraceniano ha deciso di rimanere a prendersi cura delle
sue amate piante.
Nella
stanza di Aldan il resto del gruppo trova l’Eyren, che dimostra subito avere un
atteggiamento strano e indifferente verso il gruppo. Ha ultimato la costruzione
dell’arma per annientare il nemico, l’ha nascosta in un luogo segreto e ora
richiede solo l’innesto di un frammento di sole per essere attivata… ma non ha
la minima intenzione di rivelare dove si trovi!
L’Eyren ha
infatti scoperto, ascoltando le conversazioni di soldati, accoliti dell’ordine
e gente comune, che la principessa Ampel
non è assolutamente presente ad Auspar… anzi, tutti la credono morta da tempo!
L’Eyren sa
che i personaggi gli hanno mentito o nascosto delle informazioni. La sua logica
non gli fa bramare alcun tipo di vendetta, ma non ha la minima intenzione di
proseguire verso un obiettivo che non gli interessa: se non c’è una principessa
da salvare, che la gente di Auspar viva o muoia gli è del tutto indifferente.
Tramite un
lungo dialogo basato su ragionamenti logici e delle minacce (“se non ci dici dov’è il macchinario ti giuro
che troveremo la principessa e la uccideremo di persona”, gli dice Neil),
alla fine l’Eyren va in crisi e rivela la posizione del macchinario (un
magazzino poco lontano), per poi disattivarsi definitivamente subito dopo: la
sua utilità è esaurita. Ellie recupera il corpo del piccolo automa per
modificarlo e creare così il suo automa personale.
Leon viene
aggiornato della situazione, dopodiché Kendra chiede ad Auletta di esaminargli
la gamba paralizzata: dalle piccole ferite riportate sta fuoriuscendo una
strana crosta legnosa, che lentamente sta ricoprendo la gamba, paralizzandola.
Auletta dice di essere in grado di sistemarla, ma solo tramite le piante alla
Magione Vivente… per farlo, dovranno quindi prima spezzare l’assedio.
Mentre
alcuni del gruppo si riposano, altri vanno a recuperare il macchinario. Dopo
alcuni esami scoprono essere un numenera in grado di “legare magicamente” il
fuoco del frammento di sole ad altri materiali, facendoli diventare un tuttuno.
L’oggetto è in grado di provocare un raggio a forma di cono proiettato verso il
basso: l’ideale sarebbe quindi portarlo in un luogo molto alto e da lì
attivarlo, per colpire tutto ciò che si trova al di sotto… un luogo come il
Precipizio, l’edificio più alto della città!
Una volta
ricongiunto ed esaminata la situazione, il gruppo chiede nuovamente di parlare
con Hiranel Senk per organizzare un piano. L’idea è semplice, ma i pericoli
saranno notevoli: propongono prima di tutto di recuperare un numenera
gravitazionale, di quelli utilizzati per calare le barche in acqua dai moli
sopraelevati, per far levitare il macchinario da terra fino alla cima del
Precipizio. Le due estremità del numenera gravitazionale dovranno essere
posizionata una sul terreno (da una squadra) e una sulla cima (da un’altra
squadra), tutto questo mentre l’area è completamente assediata dalle ombre… più
facile a dirsi che a farsi!
Ma l’unica
alternativa è soccombere, e non si è mai sentito di un Thaemoriano che si sia
arreso.
La notte
passa, e con questa l’ultimo riposo prima dello scontro decisivo.
Non rimane
altro che giocarsi il tutto per tutto.
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