sabato 16 gennaio 2016

La Guerra delle Ombre - Sessione XVII: Sotto una Coltre di Lame



Avvicinandosi ad Auspar, la squadra di avventurieri si rende conto che la situazione è ancora più strana di quanto giudicato a una prima impressione: oltre ad essere stretta dalla morsa del ghiaccio, il gruppo si rende conto che le porte Est e Sud sono sigillate, e nessuna delle ombre le sta minacciando.

Cautamente decidono di muoversi sulla superficie del fiume congelato ed entrare in città dai moli. Alcune barche giacciono, semidistrutte, sulla distesa di ghiaccio. Tramite gli esoterismi di Adattamento di Kendra il gruppo si ripara dalle lame di ghiaccio, ma una volta giunti al porto sulla scogliera si rendono conto che la situazione è enormemente cambiata: per le strade si trovano diversi cadaveri semicongelati, sia di civili che di soldati, uccisi sia dal freddo che dalle lame degli invasori.

Il gruppo tenta di raggiungere la Cattedrale dell’Ordine del Vero, evitando per un soffio un gruppo di tre Araldi del Vuoto, intenti a pattugliare i vicoli tra le abitazioni saccheggiate. Da una torre più alta riescono a scorgere la Cattedrale, avvolta da uno scudo di energia numenera: qualcosa, se non altro, pare aver retto. Nell’area nord vedono chiaramente il profilo della Magione Vivente, completamente cristallizzata nel ghiaccio: le piante che la avvolgevano non sono sopravvissute.

Kendra utilizza simultaneamente i suoi esoterismi di Levitazione, Adattamento e Invisibilità per volare al di sopra della città senza subire alcun pericolo. Da lì, riesce chiaramente a vedere che il quartiere nord e il quartiere del porto sono stati conquistati dalle ombre, che a questo punto hanno preso di mira il Precipizio, mentre la restante parte della città sta ancora reggendo all’assedio. Riesce a infiltrarsi attraverso gli scudi della torre dell’Ordine e, una volta all’interno, cerca Aldan per riferirgli la situazione. Purtroppo scopre ben presto da un’accolita che il maestro di Ellie non ce l’ha fatta: due giorni fa è stato annientato da un’ombra incoronata alla porta Nord. La Tech riferisce che il resto del gruppo è in arrivo, dopodiché tenta di ricongiungersi a loro.

Gli altri nel frattempo hanno trovato uno spiraglio tra le mura interne della città e vi si sono infilati. Neil levita anch’esso sopra la città, cercando Kendra. Quando i due si incontrano, Neil utilizza su di lei uno degli ultimi trucchi del mestiere acquisiti, Impiantare Suggestione, rivolgendo a Kendra la seguente frase: “se entro le prossime ventisei ore non avremo sconfitto le ombre, tu trascorrerai un’ora di passione con me”.
Tiro di dadi… e Kendra soccombe alla suggestione, pur non rendendosi minimamente conto di averla subita (le è sembrata una normalissima frase arrogante rivoltale da Neil).
(Nota del Narratore: C’è un motivo dietro a questa scena. Si tratta di una scommessa fatta tra Leon, Spritz e Neil a inizio campagna, su chi di loro sarebbe riuscito per primo a portarsi a letto la glaciale Kendra. Neil ha finalmente deciso di giocare sporco… Prevedo un’evirazione quando la povera Kendra se ne renderà conto! Ma se riuscissero a fermare le ombre in tempo potrebbe ancora salvarsi… staremo a vedere!)

La squadra al completo giunge alla Cattedrale, e si recano a parlare con la maestra Hiranel Senk, che li aggiorna sui fatti recenti: quando il fiume è congelato, le ombre lo hanno utilizzato come ponte per entrare in città. Il quartiere nord è stato preso tra due fuochi, e non hanno potuto far altro che abbandonarlo e rifugiarsi nell’ultimo quartiere cittadino non ancora conquistato dal nemico. Il maestro Aldan è caduto in azione, mentre il generale Neron e i suoi cavalieri Anguleani stanno reggendo bene. La Magione Vivente dei Sarraceniani è stata catturata nella morsa del gelo, ma alcuni sono riusciti ad abbandonarla e a rifugiarsi alla Cattedrale prima che i nemici la conquistassero. Le ombre stanno ora prendendo d’assedio il Precipizio, il che è strano, perché all’interno non dovrebbe essere rimasto nessuno.
Il gruppo spiega brevemente alla maestra qual’era il piano di Aldan per la costruzione di un’arma con un frammento di sole (non facendo alcun riferimento all’Eyren) e chiede di poter accedere alle sue stanze.
Permesso concesso! L’intero gruppo, con l’eccezione di Leon, va alle stanze di Aldan. Il jack si reca di sotto, nell’area dove sono stati stanziati i profughi, per vedere se Auletta si è salvata. Fortunatamente è così, ma non si sa nulla di Chi: il Sarraceniano ha deciso di rimanere a prendersi cura delle sue amate piante.

Nella stanza di Aldan il resto del gruppo trova l’Eyren, che dimostra subito avere un atteggiamento strano e indifferente verso il gruppo. Ha ultimato la costruzione dell’arma per annientare il nemico, l’ha nascosta in un luogo segreto e ora richiede solo l’innesto di un frammento di sole per essere attivata… ma non ha la minima intenzione di rivelare dove si trovi!
L’Eyren ha infatti scoperto, ascoltando le conversazioni di soldati, accoliti dell’ordine e gente comune, che la principessa Ampel non è assolutamente presente ad Auspar… anzi, tutti la credono morta da tempo!
L’Eyren sa che i personaggi gli hanno mentito o nascosto delle informazioni. La sua logica non gli fa bramare alcun tipo di vendetta, ma non ha la minima intenzione di proseguire verso un obiettivo che non gli interessa: se non c’è una principessa da salvare, che la gente di Auspar viva o muoia gli è del tutto indifferente.
Tramite un lungo dialogo basato su ragionamenti logici e delle minacce (“se non ci dici dov’è il macchinario ti giuro che troveremo la principessa e la uccideremo di persona”, gli dice Neil), alla fine l’Eyren va in crisi e rivela la posizione del macchinario (un magazzino poco lontano), per poi disattivarsi definitivamente subito dopo: la sua utilità è esaurita. Ellie recupera il corpo del piccolo automa per modificarlo e creare così il suo automa personale.

Leon viene aggiornato della situazione, dopodiché Kendra chiede ad Auletta di esaminargli la gamba paralizzata: dalle piccole ferite riportate sta fuoriuscendo una strana crosta legnosa, che lentamente sta ricoprendo la gamba, paralizzandola. Auletta dice di essere in grado di sistemarla, ma solo tramite le piante alla Magione Vivente… per farlo, dovranno quindi prima spezzare l’assedio.

Mentre alcuni del gruppo si riposano, altri vanno a recuperare il macchinario. Dopo alcuni esami scoprono essere un numenera in grado di “legare magicamente” il fuoco del frammento di sole ad altri materiali, facendoli diventare un tuttuno. L’oggetto è in grado di provocare un raggio a forma di cono proiettato verso il basso: l’ideale sarebbe quindi portarlo in un luogo molto alto e da lì attivarlo, per colpire tutto ciò che si trova al di sotto… un luogo come il Precipizio, l’edificio più alto della città!

Una volta ricongiunto ed esaminata la situazione, il gruppo chiede nuovamente di parlare con Hiranel Senk per organizzare un piano. L’idea è semplice, ma i pericoli saranno notevoli: propongono prima di tutto di recuperare un numenera gravitazionale, di quelli utilizzati per calare le barche in acqua dai moli sopraelevati, per far levitare il macchinario da terra fino alla cima del Precipizio. Le due estremità del numenera gravitazionale dovranno essere posizionata una sul terreno (da una squadra) e una sulla cima (da un’altra squadra), tutto questo mentre l’area è completamente assediata dalle ombre… più facile a dirsi che a farsi!
Ma l’unica alternativa è soccombere, e non si è mai sentito di un Thaemoriano che si sia arreso.
La notte passa, e con questa l’ultimo riposo prima dello scontro decisivo.
Non rimane altro che giocarsi il tutto per tutto.

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