giovedì 21 gennaio 2016

La Guerra delle Ombre - Sessione XVIII: La Città Oscura



Trascorre quella che probabilmente sarà una delle ultime notti tranquille per il gruppo. All’alba vengono svegliati da un’adunata nel cortile, e una volta giunti lì Hiranel Senk gli comunica che il loro piano è stato approvato. Per prima cosa, un gruppo di dieci adepti dell’Ordine si recherà ai moli per staccare due anelli gravitazionali e riportarli alla Cattedrale; la squadra viene invitata a scortarli.

Il tempo per mettere qualcosa sotto i denti è poco: silenziosamente, il gruppo parte. Passando di nuovo per la piccola breccia nelle mura interne (che fortunatamente le ombre non hanno ancora trovato) è piuttosto facile raggiungere l’estremità più a sud dei moli e iniziare il lavoro. Durante il giorno le ombre sono molto meno reattive, quindi l’unico nemico da affrontare è la costante pioggia di lame di ghiaccio. Tramite una serie di esoterismi, le tech del gruppo riescono a proteggere in maniera più o meno efficiente i lavoratori, e mentre Leon li aiuta, Neil e Spritz si danno da fare per pattugliare l’area.

La rimozione del primo anello procede senza intoppi, mentre per il secondo, posizionato nella parte bassa della scogliera, è necessario utilizzare delle corde per issarlo. Una lama di ghiaccio sfreccia nell’aria gelida, tagliandola e facendo precipitare l’anello… una caduta di pochi metri, non in grado di danneggiarlo, ma sufficiente per far rimbombare lo stridente suono del metallo contro la pietra per tutto il quartiere dei porti.

Un gruppo di cinque ombre, attirate dal suono, emerge dai vicoli. Spritz si nasconde tra i cadaveri per tendere loro un agguato, mentre Leon tenta di portare al riparo gli anelli e Kendra, Ellie e Neil decidono di fronteggiarle in prima linea. Alcuni degli adepti dell’Ordine utilizzano i loro esoterismi per contrastarle, ma nonostante l’evidente disparità numerica lo scontro è durissimo
Neil trova, stretto tra le mani di un cadavere, un proiettore olografico che attiva senza sapere nulla del suo utilizzo, creando in mezzo all’area l’illusione di un campo pieno di lunga erba nodosa e molle metalliche. Spritz attira una delle ombre in un vicolo e la combatte in un uno contro uno, iniziando ad avere la peggio.
Uno delle ombre sembra invece in grado di utilizzare degli esoterismi, e scaglia esplosioni ghiacciate contro il gruppo!
Alla fine la squadra ha la meglio, ma il bilancio non è comunque dei migliori: due adepti dell’Ordine sono morti, uno è ferito gravemente, e tutti i membri del gruppo hanno subito diverse ferite.

Celermente la squadra fa ritorno alla Cattedrale portando con sé gli anelli. Hiranel Senk e Neron iniziano a preparare un piano per l’attacco al Precipizio, ma il gruppo non ha intenzione di stare con le mani in mano: la gamba di Kendra peggiora ad ogni ora, e la corteccia legnosa l’ha ormai ricoperta quasi interamente. Decidono quindi di recarsi alla Magione Vivente, per trovare le piante necessarie ad Auletta per operare sulla mutazione.
Si muovono silenziosi e rapidi, facendo il giro dal porto e mandando spesso in avanscoperta Kendra, invisibile e fluttuante, per esaminare il percorso.

Arrivati all’area nord dei moli attivano temporaneamente uno dei ponti semoventi che collegano le torri della città per oltrepassare la muraglia interna difesa da alcune ombre, riuscendo a muoversi senza essere notati. Arrivare alla Magione Vivente, a questo punto, non è complicato: gran parte delle ombre si trovano al Precipizio.

Danno un’occhiata nei paraggi della struttura coperta di ghiaccio, notando che qualcuno si muove all’interno. Bussano a una finestra, e un giovane Sarraceniano apre e li fa entrare di tutta fretta.
In breve il gruppo giunge da Chi, rimasto alla Magione con un manipolo di adoratori delle piante per far sopravvivere la flora dell’edificio il più a lungo possibile. L’anziano consegna loro le piante richieste da Auletta, interrate in dei vasetti, raccomandandosi di non esporle al gelo esterno per non farle morire.
Il gruppo da invece ai Sarraceniani alcune provviste per resistere all’assedio, e scopre che la Magione non è stata direttamente attaccata dalle ombre: pare che l’edificio non li interessi.

Escono nuovamente per le strade e fanno il percorso inverso, facendo di nuovo fuoriuscire il ponte retraibile per passare al di sopra delle mura. Tutto sembra procedere bene, quando un improvviso lampo li abbaglia, e l’ombra incoronata compare dal nulla, bloccandogli il percorso.
Melch è davanti a loro, in tutta la sua oscura crudeltà.

2 commenti: