La
nostra storia parte nell’aldeia di Pianta-di-Fagioli, piccola comunità di un
migliaio di abitanti nata attorno al Sostegno, una struttura numenéra in
passato divenuta famosa per la leggenda di Jack, che scalò la Pianta-di-Fagioli
fino ad arrivare a un castello sulle nuvole, abitato da un gigante…
Il
manuale di Numenéra lascia una descrizione molto personalizzabile dell’aldeia,
quindi ho deciso che nella nostra campagna, Pianta-di-Fagioli è una città sorta
attorno al Sostegno da una ventina d’anni, nata dall’incontro di numerose tribù
nomadi delle pianure che, condividendo la leggenda di Jack, hanno deciso di
unirsi e divenire stanziali. Nonostante il passare del tempo, la città ha
quindi mantenuto delle usanze prettamente tribali: il corpo di guardia è
composto da guerrieri scelti dotati di enormi mascheroni di legno laccati che
li rendono indistinguibili l’uno dall’altro, chiamati appunto le Maschere
Bianche; nei pressi del Sostegno, in un luogo chiamato Piazza Sacrificale,
vengono compiuti sacrifici animali (ma ogni tanto anche umani, utilizzando i
criminali condannati a morte) al numenéra stesso da parte degli Zeloti, un
gruppo religioso che venera i nano-spiriti della struttura, e molte altre
particolarità che rendono la città unica.
Durante
la festa del raccolto, si celebra per tutta la città con balli, canti e
racconti la leggenda di Jack, e costituisce grande importanza la Sfida del
Raccolto, il cui vincitore sarà eletto per un anno campione o, come viene
chiamato gergalmente, il Fratello di Jack.
Chiunque
può iscriversi alla sfida, che è costituita da tre prove ben distinte e
consecutive, come se fosse una sorta di thriatlon:
- Tutti
i partecipanti ricevono un indizio per una caccia al tesoro, che se seguito
correttamente li porterà a una delle tante chiavi nascoste per la città.
- Una
volta ottenuta la chiave, è necessario precipitarsi a una precisa stalla ai confini
della città, dove si trovano alcuni espron ammaestrati, prendere l’espron
corrispondente e partire in una corsa folle attraverso le vie del Sostegno,
fino ad arrivare alla Piazza Sacrificale.
- I
primi due sfidanti arrivati alla Piazza dovranno sfidarsi in combattimento al secondo sangue (fino alla resa o all’impossibilità di
combattere di uno dei due).
Colui
che diverrà campione riceverà un anno di bevute gratuite presso una delle
taverne della città, l’Espron Indomito, oltre alla possibilità di poter
modellare la statua della piazza cittadina secondo le sue fattezze e mantenerla
per un anno! Nella Piazza Grande della città si trova infatti una piccola
struttura numenéra, una colonna di vetro colma di naniti in grado di modellare
la roccia, che con la giusta dose di concentrazione possono far assumere al
blocco di pietra sotto vetro la forma desiderata.
Fatte
queste importanti premesse, i fratelli Leon e Mistar si trovano in città e si
stanno godendo i banchi della fiera. Qui hanno modo di conoscere Vyca Morkel, un medico-mercante esperto
di numenéra curativi, con cui fanno alcuni scambi. Il medico si accompagna a Ferik, un energumeno corazzato con un
occhio solo, e Jara Lorrs, una
selvaggia cacciatrice esperta nelle armi da tiro, che svolgono il mestiere di guardie
del corpo personali. Vyca prende subito in simpatia i due fratelli, tanto che
chiede loro se parteciperanno alla sfida del raccolto e propone di incontrarli
una volta che questa si sarà conclusa.
Nel
frattempo, Spritz Spandau si sta anch’esso aggirando per la festa, e decide di
iscriversi alla gara (per il secondo anno
di fila, e questa volta ce la farò!, esclama orgogliosamente), seguito poco
dopo dai due fratelli.
Durante
l’iscrizione hanno modo di conoscere un giovanissimo straniero, probabilmente
appartenente alle tribù nomadi delle praterie, che si presenta con il nome di Khaleb. Le sue labbra tinte di viola
sono molto curiose, e lo straniero non sembra essere in grado di parlare la
lingua comune, ma a gesti decide comunque di iscriversi alla gara.
Qualche
raccolta di informazioni prima della sfida rivela ai personaggi che, per essere
considerati fratelli di Jack, non è del tutto necessario giocare pulito… Jack
stesso si servì di numerosissime astuzie per compiere le sue imprese, ed è cosa
certa che se tenteranno di effettuare qualche imbroglio nel corso della gara,
nessuno andrà a contestarglielo. I due gemelli, figli di allevatori di espron,
fanno anche una puntata alle stalle della gara per dare un’occhiata alle
bestie.
Nel
giro di breve, la sfida inizia! L’unico individuo che sembra destare qualche
preoccupazione è il violento Kuro Blan,
una maschera bianca, già campione dell’anno precedente e del tutto intenzionato
a mantenere il suo primato.
I
tre personaggi pescano ognuno un indovinello casuale, ed ecco che cosa si
trovano tra le mani:
Spritz:
“Cerca nelle tasche di chi ha la vita
appesa a un filo.”
Leon:
“Cerca sul vuoto pianeta che vola
lontano, e che di funghi è ghiotto.”
Mistar:
“L’ubriacone non ci crede, ma alla fine
ha sempre un fondo. La via ti verrà indicata da chi non può essere domato.”
Tutti
si lanciano alla ricerca delle rispettive chiavi. I due fratelli puntano
direttamente verso il loro obiettivo: Leon si dirige alla gilda dei
raccoglitori, che utilizzano dei rudimentali palloni aerostatici per recarsi su
una delle montagne fluttuanti attorno al Sostegno e raccogliere dei particolari
funghi, mentre Mistar si dirige all’Espron Indomito e decide di esaminare tutte
le botti della locanda.
Spritz
sembra un po’ più in difficoltà, e dopo una visita alla Piazza Sacrificale dove
non trova alcun indizio utile, torna alla Piazza Grande e lì ha l’idea di
chiedere a uno dei trapezisti che si stavano esibendo fino a pochi minuti
prima.
In
breve, tutti e tre sono in possesso della chiave e si dirigono verso le stalle.
Leon
è il primo ad arrivare, e una volta lì vede uscire dalle stalle, correndo come
un disperato a cavallo di un espron, il giovane Khaleb, arrivato prima di lui.
Deciso a non perdere terreno si lancia verso la stalla e… viene afferrato con
violenza da Kuro Blan e colpito con un pugno. L’energumeno, evidentemente
troppo stupido per recuperare la propria chiave, ha deciso di attendere uno
sfidante nei pressi della stalla e rubargli la sua.
Kuro
picchia duro a pugni e utilizzando la sua mazza di synth, ma Leon decide di
sfruttare uno dei crypto in suo possesso, in grado di generare un raggio
paralizzante. Il povero Kuro viene bloccato in mezzo alle stalle, completamente
a bocca asciutta, e Leon si lancia all’inseguimento dello straniero dalle
labbra viola.
Mistar
è il secondo ad arrivare alle stalle, e trova Kuro ancora paralizzato. Prende
il suo espron e si dirige con fare deciso lungo il percorso.
All’arrivo
di Spritz, Kuro è riuscito a riprendersi e a soffiare la chiave a un altro
contendente, che giace per terra con il naso rotto. Spritz prende la
cavalcatura e si lancia all’inseguimento.
Durante
la corsa si gioca molto sporco, e si assistono a numerose scene particolari.
Praticamente tutti i contendenti decidono di tagliare il percorso attraverso
alcune strade poco trafficate; vediamo Kuro, superato da Spritz, incitare la
propria cavalcatura al galoppo e disarcionare il povero Glaive dalla bestia con
un colpo di mazza, recuperando così la quarta posizione; Khaleb e il suo espron
corrono come il vento, e i due gemelli fanno fatica a stargli dietro. Leon
tenta di sfruttare i propri trucchetti magici per agitare la sella dello
straniero e farlo cadere, ma questi con un agile salto si mette in piedi sulla sella e continua la corsa
come se fosse completamente privo di peso. Durante l’ultima curva, Leon riesce
a guadagnare la prima posizione, Khaleb sta per essere superato da Mistar, ma
il traguardo arriva, e i primi due a toccare il luogo dello scontro finale sono
proprio Leon e Khaleb.
Mistar
arriva terzo, seguito da Kuro Blan e da Spritz, con la testa dolorante per la
mazzata che gli è stata rifilata.
Mistar
incita suo fratello alla vittoria, ci sono alcune parole da parte di Padre Eburn, l’Alto Zelota che incita i
due contendenti a un vero e proprio sacrificio di sangue in onore di Jack e dei
nano-spiriti, poi il combattimento ha inizio!
La
particolarità della Piazza Sacrificale sta nel fatto che, se sul terreno viene
versato del sangue, la polvere e i piccoli frammenti rocciosi presenti ovunque
inizino a fluttuare, creando una strana atmosfera e suscitando lo sgomento
della popolazione.
Khaleb,
poco prima dello scontro, fa sfoggio di un crypto: una coppia di dischi d’acciaio
gemelli che, posizionati sui palmi delle mani, si modellano fino a trasformarsi
in due sottili aculei lunghi circa settanta centimetri.
Lo
scontro è molto duro per entrambi. Leon non vuole mollare, e utilizzando sia la
propria balestra che la fidata Spaccagengive,
una chiave da lavoro, si da fare. Khaleb fa sfoggio di un’agilità impossibile
per un uomo comune, e si diletta in salti e piroette impossibili per schivare i
colpi dell’avversario. All’inizio, il Jack è in difficoltà, ma poi con un
potente colpo riesce a spaccare uno degli aculei di Khaleb, e una successiva serie di colpi fortunati da sua,
alla fine, decretano il vincitore dello scontro!
Leon,
un jack, è il nuovo Fratello di Jack! Il povero Khaleb giace per terra con la
mascella rotta e un paio di denti in meno!
La
città è in festa, Leon viene portato in trionfo alla Piazza Grande dove la Guardiatorre Kawax, la prima tra pari
nel consiglio tribale della città, fa sì che la statua mutevole assuma le sue
forme, facendo imporre le mani di Leon su un numenéra della foggia di una sfera metallica. Tutti gli sfidanti vengono comunque festeggiati a loro volta, tranne il
povero Khaleb che non da cenno di riprendersi, e si recano tutti all’espron
indomito per un pomeriggio a base di alcool e avventure amorose. L’unico che
sembra non starci è proprio Kuro Blan, che si fa vedere solamente per qualche
minuto prima di sparire nelle stalle accompagnato da una ragazzina infoiata.
Alla
sera, i personaggi vengono nuovamente avvicinati dal dottor Vyca Morkel, che
offre loro la cena e si complimenta con tutti per la sfida. Infine, offre loro
un incarico: egli è da sempre interessato ai numenéra che possono avere
utilizzi medici, e si da il caso che durante i suoi viaggi abbia scoperto una
rovina che non è stato in grado di esplorare. Il patto è questo: dirà ai
personaggi l’ubicazione della rovina, purché loro la vadano a esplorare e gli
riportino tutti i numenéra rinvenuti. Lui avrà il diritto di acquistare tutti
gli oggetti che possano avere utilità mediche, e li lascerà liberi di tenere il
resto.
Dopo
alcune trattative, i personaggi accettano e si danno appuntamento l’indomani
presso il Ministero degli Eoni locale, che si occupa anche di stilare contratti
e accordi tra parti, per mettere su carta il proprio impegno.
Una
bella sessione intensa per cominciare, spero che vi siate divertiti a leggere
questo riassunto! Entro qualche giorno, il secondo capitolo!
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