sabato 21 marzo 2015

La Tomba delle Nuvole - I: La Festa del Raccolto



La nostra storia parte nell’aldeia di Pianta-di-Fagioli, piccola comunità di un migliaio di abitanti nata attorno al Sostegno, una struttura numenéra in passato divenuta famosa per la leggenda di Jack, che scalò la Pianta-di-Fagioli fino ad arrivare a un castello sulle nuvole, abitato da un gigante…
Il manuale di Numenéra lascia una descrizione molto personalizzabile dell’aldeia, quindi ho deciso che nella nostra campagna, Pianta-di-Fagioli è una città sorta attorno al Sostegno da una ventina d’anni, nata dall’incontro di numerose tribù nomadi delle pianure che, condividendo la leggenda di Jack, hanno deciso di unirsi e divenire stanziali. Nonostante il passare del tempo, la città ha quindi mantenuto delle usanze prettamente tribali: il corpo di guardia è composto da guerrieri scelti dotati di enormi mascheroni di legno laccati che li rendono indistinguibili l’uno dall’altro, chiamati appunto le Maschere Bianche; nei pressi del Sostegno, in un luogo chiamato Piazza Sacrificale, vengono compiuti sacrifici animali (ma ogni tanto anche umani, utilizzando i criminali condannati a morte) al numenéra stesso da parte degli Zeloti, un gruppo religioso che venera i nano-spiriti della struttura, e molte altre particolarità che rendono la città unica.
Durante la festa del raccolto, si celebra per tutta la città con balli, canti e racconti la leggenda di Jack, e costituisce grande importanza la Sfida del Raccolto, il cui vincitore sarà eletto per un anno campione o, come viene chiamato gergalmente, il Fratello di Jack.
Chiunque può iscriversi alla sfida, che è costituita da tre prove ben distinte e consecutive, come se fosse una sorta di thriatlon:
- Tutti i partecipanti ricevono un indizio per una caccia al tesoro, che se seguito correttamente li porterà a una delle tante chiavi nascoste per la città.
- Una volta ottenuta la chiave, è necessario precipitarsi a una precisa stalla ai confini della città, dove si trovano alcuni espron ammaestrati, prendere l’espron corrispondente e partire in una corsa folle attraverso le vie del Sostegno, fino ad arrivare alla Piazza Sacrificale.
- I primi due sfidanti arrivati alla Piazza dovranno sfidarsi in combattimento al secondo sangue (fino alla resa o all’impossibilità di combattere di uno dei due).
Colui che diverrà campione riceverà un anno di bevute gratuite presso una delle taverne della città, l’Espron Indomito, oltre alla possibilità di poter modellare la statua della piazza cittadina secondo le sue fattezze e mantenerla per un anno! Nella Piazza Grande della città si trova infatti una piccola struttura numenéra, una colonna di vetro colma di naniti in grado di modellare la roccia, che con la giusta dose di concentrazione possono far assumere al blocco di pietra sotto vetro la forma desiderata.

Fatte queste importanti premesse, i fratelli Leon e Mistar si trovano in città e si stanno godendo i banchi della fiera. Qui hanno modo di conoscere Vyca Morkel, un medico-mercante esperto di numenéra curativi, con cui fanno alcuni scambi. Il medico si accompagna a Ferik, un energumeno corazzato con un occhio solo, e Jara Lorrs, una selvaggia cacciatrice esperta nelle armi da tiro, che svolgono il mestiere di guardie del corpo personali. Vyca prende subito in simpatia i due fratelli, tanto che chiede loro se parteciperanno alla sfida del raccolto e propone di incontrarli una volta che questa si sarà conclusa.
Nel frattempo, Spritz Spandau si sta anch’esso aggirando per la festa, e decide di iscriversi alla gara (per il secondo anno di fila, e questa volta ce la farò!, esclama orgogliosamente), seguito poco dopo dai due fratelli.
Durante l’iscrizione hanno modo di conoscere un giovanissimo straniero, probabilmente appartenente alle tribù nomadi delle praterie, che si presenta con il nome di Khaleb. Le sue labbra tinte di viola sono molto curiose, e lo straniero non sembra essere in grado di parlare la lingua comune, ma a gesti decide comunque di iscriversi alla gara.

Qualche raccolta di informazioni prima della sfida rivela ai personaggi che, per essere considerati fratelli di Jack, non è del tutto necessario giocare pulito… Jack stesso si servì di numerosissime astuzie per compiere le sue imprese, ed è cosa certa che se tenteranno di effettuare qualche imbroglio nel corso della gara, nessuno andrà a contestarglielo. I due gemelli, figli di allevatori di espron, fanno anche una puntata alle stalle della gara per dare un’occhiata alle bestie.
Nel giro di breve, la sfida inizia! L’unico individuo che sembra destare qualche preoccupazione è il violento Kuro Blan, una maschera bianca, già campione dell’anno precedente e del tutto intenzionato a mantenere il suo primato.
I tre personaggi pescano ognuno un indovinello casuale, ed ecco che cosa si trovano tra le mani:

Spritz: “Cerca nelle tasche di chi ha la vita appesa a un filo.”
Leon: “Cerca sul vuoto pianeta che vola lontano, e che di funghi è ghiotto.”
Mistar: “L’ubriacone non ci crede, ma alla fine ha sempre un fondo. La via ti verrà indicata da chi non può essere domato.”

Tutti si lanciano alla ricerca delle rispettive chiavi. I due fratelli puntano direttamente verso il loro obiettivo: Leon si dirige alla gilda dei raccoglitori, che utilizzano dei rudimentali palloni aerostatici per recarsi su una delle montagne fluttuanti attorno al Sostegno e raccogliere dei particolari funghi, mentre Mistar si dirige all’Espron Indomito e decide di esaminare tutte le botti della locanda.
Spritz sembra un po’ più in difficoltà, e dopo una visita alla Piazza Sacrificale dove non trova alcun indizio utile, torna alla Piazza Grande e lì ha l’idea di chiedere a uno dei trapezisti che si stavano esibendo fino a pochi minuti prima.
In breve, tutti e tre sono in possesso della chiave e si dirigono verso le stalle.

Leon è il primo ad arrivare, e una volta lì vede uscire dalle stalle, correndo come un disperato a cavallo di un espron, il giovane Khaleb, arrivato prima di lui. Deciso a non perdere terreno si lancia verso la stalla e… viene afferrato con violenza da Kuro Blan e colpito con un pugno. L’energumeno, evidentemente troppo stupido per recuperare la propria chiave, ha deciso di attendere uno sfidante nei pressi della stalla e rubargli la sua.
Kuro picchia duro a pugni e utilizzando la sua mazza di synth, ma Leon decide di sfruttare uno dei crypto in suo possesso, in grado di generare un raggio paralizzante. Il povero Kuro viene bloccato in mezzo alle stalle, completamente a bocca asciutta, e Leon si lancia all’inseguimento dello straniero dalle labbra viola.
Mistar è il secondo ad arrivare alle stalle, e trova Kuro ancora paralizzato. Prende il suo espron e si dirige con fare deciso lungo il percorso.
All’arrivo di Spritz, Kuro è riuscito a riprendersi e a soffiare la chiave a un altro contendente, che giace per terra con il naso rotto. Spritz prende la cavalcatura e si lancia all’inseguimento.

Durante la corsa si gioca molto sporco, e si assistono a numerose scene particolari. Praticamente tutti i contendenti decidono di tagliare il percorso attraverso alcune strade poco trafficate; vediamo Kuro, superato da Spritz, incitare la propria cavalcatura al galoppo e disarcionare il povero Glaive dalla bestia con un colpo di mazza, recuperando così la quarta posizione; Khaleb e il suo espron corrono come il vento, e i due gemelli fanno fatica a stargli dietro. Leon tenta di sfruttare i propri trucchetti magici per agitare la sella dello straniero e farlo cadere, ma questi con un agile salto si mette in piedi sulla sella e continua la corsa come se fosse completamente privo di peso. Durante l’ultima curva, Leon riesce a guadagnare la prima posizione, Khaleb sta per essere superato da Mistar, ma il traguardo arriva, e i primi due a toccare il luogo dello scontro finale sono proprio Leon e Khaleb.
Mistar arriva terzo, seguito da Kuro Blan e da Spritz, con la testa dolorante per la mazzata che gli è stata rifilata.

Mistar incita suo fratello alla vittoria, ci sono alcune parole da parte di Padre Eburn, l’Alto Zelota che incita i due contendenti a un vero e proprio sacrificio di sangue in onore di Jack e dei nano-spiriti, poi il combattimento ha inizio!
La particolarità della Piazza Sacrificale sta nel fatto che, se sul terreno viene versato del sangue, la polvere e i piccoli frammenti rocciosi presenti ovunque inizino a fluttuare, creando una strana atmosfera e suscitando lo sgomento della popolazione.
Khaleb, poco prima dello scontro, fa sfoggio di un crypto: una coppia di dischi d’acciaio gemelli che, posizionati sui palmi delle mani, si modellano fino a trasformarsi in due sottili aculei lunghi circa settanta centimetri.

Lo scontro è molto duro per entrambi. Leon non vuole mollare, e utilizzando sia la propria balestra che la fidata Spaccagengive, una chiave da lavoro, si da fare. Khaleb fa sfoggio di un’agilità impossibile per un uomo comune, e si diletta in salti e piroette impossibili per schivare i colpi dell’avversario. All’inizio, il Jack è in difficoltà, ma poi con un potente colpo riesce a spaccare uno degli aculei di Khaleb, e una  successiva serie di colpi fortunati da sua, alla fine, decretano il vincitore dello scontro!
Leon, un jack, è il nuovo Fratello di Jack! Il povero Khaleb giace per terra con la mascella rotta e un paio di denti in meno!

La città è in festa, Leon viene portato in trionfo alla Piazza Grande dove la Guardiatorre Kawax, la prima tra pari nel consiglio tribale della città, fa sì che la statua mutevole assuma le sue forme, facendo imporre le mani di Leon su un numenéra della foggia di una sfera metallica. Tutti gli sfidanti vengono comunque festeggiati a loro volta, tranne il povero Khaleb che non da cenno di riprendersi, e si recano tutti all’espron indomito per un pomeriggio a base di alcool e avventure amorose. L’unico che sembra non starci è proprio Kuro Blan, che si fa vedere solamente per qualche minuto prima di sparire nelle stalle accompagnato da una ragazzina infoiata.

Alla sera, i personaggi vengono nuovamente avvicinati dal dottor Vyca Morkel, che offre loro la cena e si complimenta con tutti per la sfida. Infine, offre loro un incarico: egli è da sempre interessato ai numenéra che possono avere utilizzi medici, e si da il caso che durante i suoi viaggi abbia scoperto una rovina che non è stato in grado di esplorare. Il patto è questo: dirà ai personaggi l’ubicazione della rovina, purché loro la vadano a esplorare e gli riportino tutti i numenéra rinvenuti. Lui avrà il diritto di acquistare tutti gli oggetti che possano avere utilità mediche, e li lascerà liberi di tenere il resto.
Dopo alcune trattative, i personaggi accettano e si danno appuntamento l’indomani presso il Ministero degli Eoni locale, che si occupa anche di stilare contratti e accordi tra parti, per mettere su carta il proprio impegno.

Una bella sessione intensa per cominciare, spero che vi siate divertiti a leggere questo riassunto! Entro qualche giorno, il secondo capitolo!

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