sabato 21 novembre 2015

La Guerra delle Ombre - Sessione XII: L'Uovo del Re (Parte 2)



L’esplorazione dell’Uovo continua. Nella camera di Ampel Guardiadoro i personaggi trovano alcuni disegni fatti dalla ragazzina circa venticinque anni prima. Sono ritratti di tutti i membri della sua famiglia discretamente eseguiti, ma il suo autoritratto ha una particolarità: la sua testa è circondata di raggi di luce colorati.
Dopo essersi resi conto che su quel livello della struttura non c’è null’altro da vedere, a parte un piccolo salotto, il gruppo scende al piano inferiore (ma non prima che Neil decida di staccare alcuni cavi da uno dei figli del re in stato vegetativo, per “vedere cosa succede”).

Mentre scendono le scale, la visione prende nuovamente il sopravvento e l’intero gruppo si ritrova in cima a una collina assolata, a cavallo di un manipolo di Brehm e corazzati dalla testa ai piedi, in formazione assieme a molti altri cavalieri.
Il principe Hiram Guardiadoro, giovane e in assetto da battaglia, sta arringando le truppe. Nella valle sotto di loro le forza di Malevich si preparano all’assalto.
Ellie e Neil hanno memoria di quella battaglia nella storiografia del regno: un conflitto sanguinoso che è stato il culmine di una serie di schermaglie tra le due nazioni, e ha visto vincitori le truppe Thaemoriane.
Quando il principe lancia le truppe alla carica non tutti decidono di seguirlo: Neil fluttua via e Kendra riesce a dileguarsi. Spritz, Leon e Mistar si lanciano nella battaglia, mentre Ellie, incapace di governare la sua cavalcatura, è costretta a seguirli contro la sua volontà.
Il conflitto è sanguinoso anche per i personaggi, per niente abituati a svolgere una battaglia campale, con attacchi che piovono da ovunque. Ellie riesce a dileguarsi alla prima occasione, mentre il resto del gruppo rimane nella battaglia a far fuori truppe Maleviane.
La visione finisce quando Neil, fluttuante, decide di scagliare una lancia contro lo stesso Hiram Guardiadoro, ferendolo al fianco.
L’intero gruppo si trova a ruzzolare per le scale dell’Eyren, coloro che hanno partecipato alla battaglia con un forte mal di testa (e numerosi danni all’Intelletto).

Al piano inferiore trovano ben poco di loro interesse: una sala da pranzo apparecchiata e in perfetto ordine, una sala d’addestramento, delle terme e la piccola sala contenenti i numenera che permettono di far fluttuare l’Eyren: a quanto pare i Guardiadoro non avevano intenzione di farsi mancare nulla.

Decidono quindi di salire nuovamente al piano superiore, e poi di ancora un piano, ma un’altra visione li assale.
I personaggi si ritrovano al piano intermedio dell’Eyren, e delle urla di dolore e follia colmano l’ambiente tutto intorno a loro. Si vedono improvvisamente transitare alcuni degli eredi reali in preda a folli visioni: alcuni sono catatonici, altri deliranti, altri ancora stanno sviluppando orribili mutazioni sul loro corpo.
I personaggi sono come inconsistenti, e non riescono a interagire con alcun oggetto intorno a loro, né i Guardiadoro sembrano essere in grado di notarli.
Solamente una ragazzina, la piccola Ampel Guardiadoro, nota la loro presenza. La bambina undicenne chiede disperatamente al gruppo di accompagnarla fuori di lì, perché “Il Grande Occhio” è diventato matto e sta facendo qualcosa ai suoi fratelli.
I personaggi le chiedono di accompagnarli in un luogo sicuro, e lei si reca alla porta della sua stanza, oltrepassata la quale l’intero gruppo si trova in una radura in un bosco, poco lontano una piccola casetta fatta di dolciumi.
Quando chiedono alla bimba dove si trovano, lei risponde “qui” toccandosi la testa, e dicendo di essere molto brava a inventarsi le cose.
Il gruppo rimane lì per qualche istante, dopodiché dice che vuole andare a parlare con il Grande Occhio. Una volta usciti dalla boscaglia la visione cessa, e il gruppo si trova al piano superiore della struttura.

Li trovano una piccola struttura numenera contenente dei piccoli automi umanoidi inattivi (assomiglianti a Nubenera, ma in posizione più eretta), poi esaminano tutte le stanze più esterne prima di dirigersi alla stanza centrale. Trovano la camera da letto del re, in cui è presente la regina (anch’essa intubata e in stato vegetativo come i suoi figli), un’armeria dove rinvengono un artefatto (lo Scudo Guardiadoro, un numenera leggendario in grado di generare un campo di forza dorata attorno al possessore), una sala delle comunicazioni e un piccolo salotto.
Infine entrano nella sala centrale, dove un grosso occhio bluastro li scruta dal soffitto, non avendo altra reazione che seguire i loro movimenti. Una scala porta al nucleo centrale dell’Eyren: i personaggi la prendono, e si trovano faccia a faccia con l’Acceleratore penetrato nella struttura.

Il grosso automa ragnesco si è collegato direttamente al nucleo, utilizzandolo per creare un campo di forza intorno a sé. Ellie riesce ad affascinarlo, interrompendo il collegamento energetico; sentendosi minacciato, l’automa decide di attaccare!
L’Acceleratore fa largo uso dei suoi campi di energia cinetica per scagliare oggetti e gli stessi personaggi contro le pareti, oppure per paralizzarli, mentre attacca con le zampe artigliate. Durante lo scontro Leon attiva lo Scudo Guardiadoro, incorrendo nel deterioramento dell’artefatto (Nota del narratore: Deterioramento 1-2 su 1d6, era un artefatto potente ma antico e malridotto; tiro per il deterioramento: fallito; Leon spende 1 px: fallito; Leon spende 1 px: fallito; Leon spende 1 px: fallito! Leon manda a fanculo tutti e rompe l’artefatto).
Alla fine, coordinando le proprie forze, il gruppo riesce ad avere la meglio sull’Acceleratore che crolla al suolo. Subito Mistar apre la sua parte centrale per appropriarsi del nucleo, la parte che gli interessava dello spirito-macchina (nella speranza di innestarla alle sue componenti? Chissà…)
Ora che l’Eyren ha nuovamente energia, il gruppo sale al piano superiore e l’occhio brillante di blu sembra essere molto più attivo e vitale. Lo Spirito-macchina della struttura inizia un lungo dialogo con loro, rispondendo alle domande su alcuni fatti rilevanti:
-              Ampel Guardiadoro non era affetta da una malattia, ma una mutazione che le permetteva di alterare la realtà con la mente. Ritenendo che ciò potesse comportare un aumento del livello di autodifesa nel resto della famiglia, l’Eyren ha trasferito anche a loro la mutazione, che però l’hanno rigettata provocando una serie di alterazioni casuali della realtà intorno a loro.
-              L’Eyren ha deciso di mettere a dormire i membri della famiglia reale perché era il modo più intelligente per difenderli: in stato vegetativo, potrebbe preservarli per un altro centinaio di anni.
-              Ampel Guardiadoro è stata portata via da un Ministro degli Eoni quando la situazione si è fatta pericolosa.
L’IA rileva anche che c’è qualcosa che non va in uno dei membri della famiglia (quello il cui macchinario di supporto vitale è stato manomesso da Neil), e manda alcuni suoi servitori meccanici a sistemarlo.
A questo punto, i personaggi riescono a ingannare l’IA per farsi aiutare: gli riferiscono che Ampel Guardiadoro si trova al momento in pericolo, poiché è residente in una città che sta per essere attaccata dall’esercito di ombre. Raccontano tutta la storia alla macchina, facendo notare che la sua programmazione gli impone di difendere i membri della famiglia reale, ovunque essi si trovino.
L’Eyren decide quindi di copiare la sua personalità su uno dei piccoli automi al suo servizio, e di mandarlo al seguito dei personaggi per aiutarli a fronteggiare l’assalto: la sua intelligenza gli permetterà di calcolare tutte le possibilità e decidere la strategia migliore per fronteggiare il nemico.

Prima che il gruppo se ne possa andare, la copia dell’Eyren che governa la struttura li intima di non tornare, altrimenti verranno considerati una minaccia e disinfettati (e se i personaggi hanno capito bene cosa significhi ciò per l’Eyren, sarà meglio che non lo facciano).

Una volta usciti dalla struttura Mistar si dilegua assieme al bottino recuperato: al gruppo non rimane altor che tornare ad Auspar e fronteggiare l’assalto…

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