L’esplorazione
dell’Uovo continua. Nella camera di Ampel
Guardiadoro i personaggi trovano alcuni disegni fatti dalla ragazzina circa
venticinque anni prima. Sono ritratti di tutti i membri della sua famiglia
discretamente eseguiti, ma il suo autoritratto ha una particolarità: la sua
testa è circondata di raggi di luce colorati.
Dopo
essersi resi conto che su quel livello della struttura non c’è null’altro da
vedere, a parte un piccolo salotto, il gruppo scende al piano inferiore (ma non
prima che Neil decida di staccare alcuni cavi da uno dei figli del re in stato
vegetativo, per “vedere cosa succede”).
Mentre scendono
le scale, la visione prende nuovamente il sopravvento e l’intero gruppo si
ritrova in cima a una collina assolata, a cavallo di un manipolo di Brehm e
corazzati dalla testa ai piedi, in formazione assieme a molti altri cavalieri.
Il
principe Hiram Guardiadoro, giovane
e in assetto da battaglia, sta arringando le truppe. Nella valle sotto di loro
le forza di Malevich si preparano all’assalto.
Ellie e
Neil hanno memoria di quella battaglia nella storiografia del regno: un
conflitto sanguinoso che è stato il culmine di una serie di schermaglie tra le
due nazioni, e ha visto vincitori le truppe Thaemoriane.
Quando il
principe lancia le truppe alla carica non tutti decidono di seguirlo: Neil
fluttua via e Kendra riesce a dileguarsi. Spritz, Leon e Mistar si lanciano nella battaglia, mentre Ellie, incapace di
governare la sua cavalcatura, è costretta a seguirli contro la sua volontà.
Il
conflitto è sanguinoso anche per i personaggi, per niente abituati a svolgere
una battaglia campale, con attacchi che piovono da ovunque. Ellie riesce a
dileguarsi alla prima occasione, mentre il resto del gruppo rimane nella
battaglia a far fuori truppe Maleviane.
La visione
finisce quando Neil, fluttuante, decide di scagliare una lancia contro lo
stesso Hiram Guardiadoro, ferendolo al fianco.
L’intero
gruppo si trova a ruzzolare per le scale dell’Eyren, coloro che hanno
partecipato alla battaglia con un forte mal di testa (e numerosi danni all’Intelletto).
Al piano
inferiore trovano ben poco di loro interesse: una sala da pranzo apparecchiata
e in perfetto ordine, una sala d’addestramento, delle terme e la piccola sala
contenenti i numenera che permettono di far fluttuare l’Eyren: a quanto pare i
Guardiadoro non avevano intenzione di farsi mancare nulla.
Decidono
quindi di salire nuovamente al piano superiore, e poi di ancora un piano, ma un’altra
visione li assale.
I
personaggi si ritrovano al piano intermedio dell’Eyren, e delle urla di dolore
e follia colmano l’ambiente tutto intorno a loro. Si vedono improvvisamente
transitare alcuni degli eredi reali in preda a folli visioni: alcuni sono
catatonici, altri deliranti, altri ancora stanno sviluppando orribili mutazioni
sul loro corpo.
I
personaggi sono come inconsistenti, e non riescono a interagire con alcun
oggetto intorno a loro, né i Guardiadoro sembrano essere in grado di notarli.
Solamente
una ragazzina, la piccola Ampel Guardiadoro, nota la loro presenza. La bambina
undicenne chiede disperatamente al gruppo di accompagnarla fuori di lì, perché “Il
Grande Occhio” è diventato matto e sta facendo qualcosa ai suoi fratelli.
I
personaggi le chiedono di accompagnarli in un luogo sicuro, e lei si reca alla
porta della sua stanza, oltrepassata la quale l’intero gruppo si trova in una
radura in un bosco, poco lontano una piccola casetta fatta di dolciumi.
Quando chiedono
alla bimba dove si trovano, lei risponde “qui”
toccandosi la testa, e dicendo di essere molto brava a inventarsi le cose.
Il gruppo
rimane lì per qualche istante, dopodiché dice che vuole andare a parlare con il
Grande Occhio. Una volta usciti dalla boscaglia la visione cessa, e il gruppo
si trova al piano superiore della struttura.
Li trovano
una piccola struttura numenera contenente dei piccoli automi umanoidi inattivi (assomiglianti
a Nubenera, ma in posizione più
eretta), poi esaminano tutte le stanze più esterne prima di dirigersi alla
stanza centrale. Trovano la camera da letto del re, in cui è presente la regina
(anch’essa intubata e in stato vegetativo come i suoi figli), un’armeria dove
rinvengono un artefatto (lo Scudo Guardiadoro, un numenera leggendario in grado
di generare un campo di forza dorata attorno al possessore), una sala delle
comunicazioni e un piccolo salotto.
Infine
entrano nella sala centrale, dove un grosso occhio bluastro li scruta dal
soffitto, non avendo altra reazione che seguire i loro movimenti. Una scala
porta al nucleo centrale dell’Eyren: i personaggi la prendono, e si trovano
faccia a faccia con l’Acceleratore penetrato nella struttura.
Il grosso
automa ragnesco si è collegato direttamente al nucleo, utilizzandolo per creare
un campo di forza intorno a sé. Ellie riesce ad affascinarlo, interrompendo il
collegamento energetico; sentendosi minacciato, l’automa decide di attaccare!
L’Acceleratore
fa largo uso dei suoi campi di energia cinetica per scagliare oggetti e gli
stessi personaggi contro le pareti, oppure per paralizzarli, mentre attacca con
le zampe artigliate. Durante lo scontro Leon attiva lo Scudo Guardiadoro,
incorrendo nel deterioramento dell’artefatto (Nota del narratore: Deterioramento 1-2 su 1d6, era un artefatto potente
ma antico e malridotto; tiro per il deterioramento: fallito; Leon spende 1 px:
fallito; Leon spende 1 px: fallito; Leon spende 1 px: fallito! Leon manda a
fanculo tutti e rompe l’artefatto).
Alla fine,
coordinando le proprie forze, il gruppo riesce ad avere la meglio sull’Acceleratore
che crolla al suolo. Subito Mistar apre la sua parte centrale per appropriarsi
del nucleo, la parte che gli interessava dello spirito-macchina (nella speranza
di innestarla alle sue componenti? Chissà…)
Ora che l’Eyren
ha nuovamente energia, il gruppo sale al piano superiore e l’occhio brillante
di blu sembra essere molto più attivo e vitale. Lo Spirito-macchina della
struttura inizia un lungo dialogo con loro, rispondendo alle domande su alcuni
fatti rilevanti:
- Ampel Guardiadoro non era affetta
da una malattia, ma una mutazione che le permetteva di alterare la realtà con
la mente. Ritenendo che ciò potesse comportare un aumento del livello di autodifesa
nel resto della famiglia, l’Eyren ha trasferito anche a loro la mutazione, che
però l’hanno rigettata provocando una serie di alterazioni casuali della realtà
intorno a loro.
- L’Eyren ha deciso di mettere a
dormire i membri della famiglia reale perché era il modo più intelligente per
difenderli: in stato vegetativo, potrebbe preservarli per un altro centinaio di
anni.
- Ampel Guardiadoro è stata portata
via da un Ministro degli Eoni quando la situazione si è fatta pericolosa.
L’IA rileva
anche che c’è qualcosa che non va in uno dei membri della famiglia (quello il
cui macchinario di supporto vitale è stato manomesso da Neil), e manda alcuni
suoi servitori meccanici a sistemarlo.
A questo
punto, i personaggi riescono a ingannare l’IA per farsi aiutare: gli
riferiscono che Ampel Guardiadoro si trova al momento in pericolo, poiché è
residente in una città che sta per essere attaccata dall’esercito di ombre.
Raccontano tutta la storia alla macchina, facendo notare che la sua
programmazione gli impone di difendere i membri della famiglia reale, ovunque
essi si trovino.
L’Eyren
decide quindi di copiare la sua personalità su uno dei piccoli automi al suo
servizio, e di mandarlo al seguito dei personaggi per aiutarli a fronteggiare l’assalto:
la sua intelligenza gli permetterà di calcolare tutte le possibilità e decidere
la strategia migliore per fronteggiare il nemico.
Prima che
il gruppo se ne possa andare, la copia dell’Eyren che governa la struttura li intima
di non tornare, altrimenti verranno considerati una minaccia e disinfettati (e
se i personaggi hanno capito bene cosa significhi ciò per l’Eyren, sarà meglio
che non lo facciano).
Una volta
usciti dalla struttura Mistar si dilegua assieme al bottino recuperato: al
gruppo non rimane altor che tornare ad Auspar e fronteggiare l’assalto…
Nessun commento:
Posta un commento