Dopo
essere usciti vivi dall’Eyren, il gruppo si ritira in una taverna con il loro
nuovo compagno, il piccolo automa manutentore posseduto dallo spirito-macchina.
Scambiano qualche parola con lui, valutando il da farsi, e dicendogli che
tramite un trasporto istantaneo sarebbero giunti ad Auspar l’indomani, dove
avrebbero potuto ricongiungersi ad Ampel
Guardiadoro. Riescono a mantenere la farsa, facendo credere all’Eyren che sappiano davvero dove si
trova la principessa.
Dopo aver
trascorso una notte di riposo (o, nel caso di Neil, nel bordello sopra la
locanda) il gruppo ritorna alla Cattedrale dell’Ordine del Vero giusto in tempo
per la partenza.
Hiranel Senk ha trovato
alcuni numenera nei magazzini della cattedrale, che potrebbero essere utili per
la difesa della capitale: si trattano di un automa da guerra che si muove su
due gambe sottili, dotato di decine di fruste metalliche, un artefatto
cristallino che in grado di decuplicare la forza di gravità in una vasta area e
un complesso macchinario in grado di trasformare l’ossigeno in gelatina.
Assieme a
loro si uniranno una decina di adepti dell’ordine, e una pattuglia di
venticinque cavalieri Anguleani guidati dal Generale Neron, un inquietante individuo con la fama di
inflessibile e crudele cacciatore di mutanti.
Mentre si
posizionano tutti nel tunnel di trasporto, gli adepti dell’ordine ai comandi
dell’artefatto comprendono che c’è qualcosa di strano: l’energia arriva e il
macchinario è attivo, ma non c’è risposta da Auspar. Neil si interfaccia al
macchinario e lo esamina, scoprendo che effettivamente la sua sorgente di
energia proviene da un altro luogo… anche se il macchinario dovrebbe funzionare
normalmente.
Lo
attivano, ma quando le luci si intensificano e il teletrasporto ha effetto, il
gruppo capisce subito che c’è qualcosa che non va: si trovano in una vasta
struttura a cupola, pallidamente illuminata da un globo di luce sospeso nella
volta ciclopica, interamente costituita da cellette di synthacciaio posizionate
ad alveare. Tra le scalanature delle cellette scorrono rigagnoli di fluidi
chimici leggermente corrosivi.
Ancor più
strano è che le loro cavalcature, i ministri degli eoni, i cavalieri, e persino
Eyren e il piccolo Nubenera si
trovino in stasi, completamente immobilizzati e privi di funzioni vitali,
sospesi a poche spanne dal suolo.
Nell’area
pare non esserci nulla, ma Neil, volando, si accorge che al centro della cupola
si trova una vasca colma di liquidi: il pavimento è leggermente inclinato, e
probabilmente i fluidi chimici confluiscono in quel punto.
Il gruppo
si dirige lì, e in un batter di ciglio vede comparire dal nulla al centro della
vasca una colonna di liquido viola-nero che scorre in due direzioni diverse
(dall’alto verso il basso e viceversa), alto circa sei metri. Sanno di aver già
assistito a questo fenomeno: la prima volta mesi fa, nei pressi di Guardianera
(vedi Intermezzo – Gli Incubi della Montagna) e la seconda volta nella tana dei
margr uccisi dal gruppo di Kor (vedi Sessione IV e V – La Mano Nera).
La colonna
di liquido, questa volta, mostra però comportamenti che fanno intuire al gruppo
che sia dotata di una mente pensante: con un effluvio di sostanze tocca la
pozza sotto di sé, materializzando l’immagine di Melch, il re delle ombre, e indicando la sua corona di specchi
brillanti.
Poi uno
dei suoi pseudopodi liquidi assume una tonalità arancione, e lascia colare il
fluido nella vasca, che cambia colore. Fa poi materializzare un’immagine di
Ellie che bene direttamente dalla vasca.
Incurante
delle conseguenze Ellie esegue quando detto: i suoi compagni non fanno in tempo
a bloccarla.
Subito è
in preda da spasmi di dolore e convulsioni, che però durano meno di un minuto.
Quando riprende i sensi, tutto il gruppo si rende conto che la zona del collo è
colma di venature nerastre e le iridi della tech sono diventate di un arancione
brillante. Nonostante ciò, dice di sentirsi molto bene.
La colonna
di liquido fa colare dell’altro fluido nella vasca, a sufficienza perché tutti
i personaggi possano ingerirne. Spritz e Neil lo fanno, mentre Leon e Kendra
rifiutano, lasciando che il fluido si dissolva tra i prodotti chimici.
Per coloro
che hanno bevuto la sorte è la stessa: convulsioni e dolore, seguito da un
mutamento che provoca la nascita di venature nere, il cambio di colore negli
occhi e uno strano senso di benessere.
Nuovamente,
nella vasca compare la forma di Melch, e la colonna liquida tocca
insistentemente la corona. Il gruppo intuisce che molto probabilmente, questa
creatura (ma è davvero una creatura?) vuole appropriarsene (Nota del Narratore: coloro che hanno bevuto
il liquido hanno ricevuto 3 punti da distribuire a piacere tra i propri
punteggi permanenti di Riserve).
La luce
nell’ambiente si fa improvvisamente più intensa, e l’intero gruppo si trova
teletrasportato nel tunnel sotterraneo di Auspar, assieme a tutta la compagnia
di Ministri e cavalieri: nessuno di questi si è minimamente reso conto della
“deviazione” intrapresa.
Dall’altro
lato non c’è nessuno ad attenderli: due giovani adepti di Auspar giungono di
corsa, chiedendo come abbiano fatto i Ministri di Jyrek ad attivare il
teletrasporto senza che loro abbiano fatto nulla; sfortunatamente, solo i
personaggi sono a conoscenza di cosa sia accaduto e da chi, molto
probabilmente, sia stato attivato il teletrasporto.
Cercando
di nascondere le loro nuove mutazioni estetiche il gruppo si allontana, e Ellie
cerca Aldan per un colloquio.
Riferisce al suo superiore tutto quanto accaduto finora, compreso ciò che hanno
trovato all’interno dell’Eyren, con la sola eccezione dell’incontro con la
creatura liquida durante il teletrasporto.
Aldan gli
dice che solo alcuni membri di alto rango dell’Ordine sanno che la famiglia
reale è fisiologicamente viva all’interno della struttura, ma data l’impossibilità
di far recuperare loro lo stato di salute, dirlo al popolo sarebbe solamente
stato un grosso rischio che avrebbe con tutta probabilità provocato lo scoppio
di una guerra civile.
Sfortunatamente
nessuno di loro sa che fine abbia fatto veramente Ampel Guardiadoro, portata
via da un giovane adepto (o più probabilmente qualcuno che si spacciava per
tale) quasi 25 anni prima.
Aldan
suggerisce a Ellie di continuare a ingannare l’Eyren facendogli credere che
Ampel è in città e deve essere protetta: con le sue capacità di calcolo, la
struttura potrebbe fornire alla popolazione un’efficiente strategia difensiva.
Riferisce
anche che le forze militari sono state avvertite della morte di Re Holivar, e che quegli idioti stanno
approfittando della situazione per cercare di fare “bella figura” osteggiando
apertamente i tentativi di difendere la città da parte dell’Ordine.
Fuori, il
cielo è completamente oscurato da una cappa nera: le ombre non hanno ancora
attaccato, ma è possibile che lo facciano durante la notte.
Leon si
dirige alla Magione Vivente, mentre il resto del gruppo per guadagnare tempo va
fino al Precipizio, mentre l’Eyren insiste a chiedere dove si trovi la
principessa.
Durante il
tragitto si rendono conto di essere seguiti da alcuni militari in incognito,
così Spritz si divide dal resto del gruppo e decide di seguire lui stesso le
forze militari.
Kendra,
Ellie e Neil si presentano alle porte del Precipizio, dove vengono bloccati dai
soldati. Neil insiste nel voler parlare con qualche generale di alto rango,
facendo leva sul fatto di avere informazioni importanti, e alla fine viene
accontentato. Viene scortato nel cortile del Precipizio assieme all’Eyren, che
rimane buono a valutare la situazione, e ha un colloquio con un generale poco
interessato ad ascoltarlo, che con fare da gradasso lo zittisce e gli nega
qualsiasi tipo di favore. Il jack utilizza i suoi nuovi trucchi del mestiere
per imporgli un comando mentale di non fare parola del loro incontro.
L’Eyren
sembra deluso del non aver incontrato la Principessa, ma facendo leva sul fatto
che “si trovi da qualche parte nel palazzo reale, ma non può essere raggiunta”,
riescono a guadagnarsi l’aiuto dello spirito-macchina che accetta di difendere
la città. Per prima cosa chiede di compiere un’analisi da un frammento delle
creature d’ombra.
I soldati
che stavano seguendo il gruppo, nel frattempo, notano Spritz che con un colpo
di genio fa finta di nulla e finge di pisciare contro una parete. Il glaive si
becca solo un paio d’insulti per aver pisciato davanti al palazzo reale, ma
viene lasciato in pace.
Leon nel
frattempo va alla Magione Vivente, trovandola in un brutto stato: il freddo e
la mancanza di luce portati dalla cappa di oscurità stanno nuocendo gravemente
alle piante e tutti i Sarraceniani, Auletta
compresa, sono intenti a somministrare pozioni e ritrovati per farle riprendere.
La donna è contenta che Leon stia bene, ma sembra troppo presa nel suo lavoro
per prestargli attenzione. Rifiuta di abbandonare la Magione quando Leon le
suggerisce di recarsi in un luogo più sicuro.
Dopo
qualche tempo il gruppo si riunisce in una locanda, dove l’Eyren può cominciare
la sua analisi su un oggetto posseduto da Ellie: un tentacolo d’ombra
perfettamente conservato, recuperato nella rovina dove le linee temporali erano
scisse.
Alla fine
dell’analisi, Eyren riferisce che le creature sono composte da antimateria, la
cui però essenza è stabilizzata dalla loro stessa natura, e provengono da una
dimensione con struttura fisica paragonabile a quella di un buco nero. Contrariamente
a quanto si possa pensare non sono vulnerabili alla luce, ma al calore, ma la
loro consistenza è talmente fredda che solo una temperatura elevata e costante,
paragonabile a quella della superficie del sole, potrebbe danneggiarle
seriamente.
Suggerisce
quindi che il metodo più efficiente per liberarsene sia legare nuclearmente la
loro essenza a degli isotopi in grado di generare calore costante, come quelli
provocati da materiale radioattivo instabile.
In altre
parole, perché il gruppo abbia ben chiare le cose: necessita di un frammento
del sole.
Ma ne lui,
né il gruppo sanno dove poter trovare un oggetto del genere.
Nel
frattempo l’oste della taverna annuncia l’inizio del coprifuoco, la prima notte
di assedio ha inizio…
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