mercoledì 30 marzo 2016

The Neversleeping Eye - Sessione 6: Seconda Stella a Destra



Dopo le fatiche di Port Royal, il gruppo si può riposare per qualche ora.
Smith si accorge che Henry Legs è a bordo della Menace, e li sta tenendo sott’occhio. Dopo averlo seguito e bloccato in un angolo, il giovane pirata gli rivela che la situazione a Port Royal si era fatta troppo scottante e che lui ha dovuto imbarcarsi sulla prima nave in partenza. Smith non crede alle sue parole, ma non avendo altro che sospetti è costretto a lasciarlo andare al suo lavoro.

Durante la traversata in nave seguendo la stella indicata, il gruppo di personaggi viene svegliato da strani fenomeni luminosi e l’intero equipaggio assiste ad uno strano fenomeno simile a un’aurora boreale, impossibile a queste latitudini. Solamente un occhio attento e preparato è in grado di accorgersi della presenza di motivi frattali nelle luci colorate.
Durante questo evento la Menace si solleva dall’acqua di qualche spanna e fluttua per alcune decine di metri, prima di ricadere. Quando ciò accade, l’alba sopraggiunge e la terraferma viene avvistata all’orizzonte.

Un’isola si profila nel piatto paesaggio marino, e un galeone è alla fonda in una baia: è la Jolly Roger di James Hook! La vedetta informa l’equipaggio che la nave è ferma e sguarnita della propria ciurma: a bordo ci sono appena una decina di uomini.
Soddisfatto, il capitano Bleak ordina la presa della Jolly Roger, che però ha tempo di sparare un paio di cannonate che danneggiano lievemente la Menace. L’equipaggio va all’arrembaggio, e i personaggi con loro. Il combattimento è molto veloce, perché dopo aver perso un paio di uomini, lo scarso equipaggio della Jolly Roger si arrende.
A ordinare la resa è Spugna, il nostromo di Hook. Spaventato da Mama Nora, che conosceva il suo nome, non può fare altro che confidare nella pietà degli avversari.
Durante il combattimento, però, Alena è stata spinta fuori bordo: fa giusto in tempo a sentire il ticchettio di un orologio e a vedere una scia di bolle nell’acqua, che l’immenso coccodrillo fa la sua apparizione. L’agilità di Alena gioca a suo favore, perché prima che la bestia gli sia addosso riesce a issarsi a bordo della nave e a trarsi in salvo.

Spugna viene interrogato, rivelando alcune informazioni interessanti: Hook è sbarcato sull’isola con una dozzina di uomini il giorno precedente, con l’intento di cercare Pan. L’isola è divisa in territori dominati da diverse tribù: il territorio dei Bimbi Sperduti, che venerano Pan come un dio, è nei pressi dell’Albero dell’Impiccato, dove si trovano anche numerose fate; nell’area ovest dell’isola ci sono le pianure della tribù Piccaninny comandata dalla guerriera Giglio Tigrato; nell’area nord-est dell’isola si trova invece la Baia delle Sirene, le cui abitanti impediscono l’attracco ad ogni nave. Non pensando minimamente che un’altra nave giungesse all’Isola, Hook ha lasciato la Jolly Roger sguarnita.

Nel frattempo, Mama Nora trova nella cabina di Hook alcuni crypto e le componenti necessarie per creare una bambola vudù dalle sua fattezze (Nota del Narratore: alcuni capelli, il contenuto di un vaso da notte, un pezzo di una sua giacca e l’osso di sua zia, se cogliete la citazione fatemi un fischio!).

In breve, viene deciso il piano: Bleak vuole esplorare l’isola, ma non è minimamente intenzionato a commettere lo stesso errore di Hook, così organizzerà una piccola squadra di sbarco, mentre gli altri rimarranno sulla Menace e sulla Jolly Roger appena conquistata. Questa squadra è composta dallo stesso Bleak, il gruppo di personaggi, Henry Legs e altri due pirati.

Dopo alcuni preparativi, il gruppo prende una lancia e giunge facilmente alla spiaggia, dove trova le due barche usate dagli uomini di Hook, che vengono prontamente rese inutilizzabili. Il gruppo si inoltre nei boschi, puntando verso l’Albero dell’Impiccato, dove credono di poter trovare Hook e il tanto cercato JD.
Trovano prima una radura dove si è svolto un combattimento e si trova ancora il cadavere di un pirata a cui è stato fatto lo scalpo, poi Hector rischia di venire travolto da un tronco puntuto posizionato come trappola dai bimbi sperduti. Alena continua a sentirsi nella testa il ticchettio dell’orologio, un suono incessante che non gli da un attimo di tregua.
Ad un passaggio obbligato nei pressi di un fiume, si accorgono che alcune persone stanno per tendergli un agguato: sei di loro si sono posizionate lungo la strada, sotto dei teli coperti di foglie, mentre una di esse è nascosta su un albero. Quelli che sono dotati di armi da fuoco le preparano e sparano alle persone nascoste, ferendone gravemente alcune. Si rivelano essere degli indiani Piccaninny, ma anche se la loro imboscata è stata sventata, si dimostrano comunque combattivi.
Gli indiani feriti attaccano il gruppo, e la figura nascosta sugli alberi si rivela essere la stessa Giglio Tigrato: una dodicenne coperta di tatuaggi che combatte ferocemente con due tomahawk. Il gruppo di pirati sembra avere la meglio, anche se la regina degli indiani è una vera furia: durante il combattimento riesce a far ruzzolare Jack nel fiume e a rifilare una serie di colpi violenti ad Alena, che in sequenza le rompono un dente, la fanno capitombolare a terra e, con un ultimo attacco feroce, le staccano di netto due dita della mano sinistra.
Gli indiani vengono uccisi tutti tranne uno e Giglio Tigrato, che aveva ordinato la ritirata, viene colpita da un attacco magico di Mama Nora, che la lascia a terra stordita.

Nel frattempo Jack è stato trascinato via dalla corrente di alcune centinaia di metri, ma alla fine riesce a ritirarsi sulla riva. Prima che possa tirarsi fuori dall’acqua, però, sente anche lui il ticchettio e il coccodrillo fa la sua comparsa! Solo un’insospettabile prontezza di riflessi fanno sì che non venga azzannato e riesca ad allontanarsi, facendo perdere interesse alla bestia.

Giglio Tigrato si dimostra fiera e incrollabile anche dopo essere stata catturata, ma quando i personaggi sostengono di non essere alleati di Hook cambia atteggiamento. Dice di aver visto Hook e i suoi dirigersi nei territori di Pan, ma non rivela molto altro. Il gruppo decide di tenerla come prigioniera, per evitare nuovi attacchi da parte degli indiani, che pare la rispettino molto.
Si spingono fin dentro la foresta, arrivando al territorio dei Bimbi Sperduti: numerosi bambini dai quattro ai dieci anni dall’aria selvaggia e vestiti di pelli li scrutano silenziosamente, e l’intera area è dominata da un immenso albero secco da cui penzolano decine di corpi di pirati impiccati.
Prima di avvicinarsi troppo decidono di liberare Giglio Tigrato: è un’alleata di Pan, e non vogliono scatenare la sua ira. Si fanno promettere di non venire attaccati nuovamente dai Piccaninny e la lasciano andare.

All’Albero dell’Impiccato, un ragazzino vestito di piume e pelli animali che si presenta come Nin fa la sua comparsa, facendo diverse domande ai personaggi e dimostrandosi piuttosto divertito quando questi affermano di non far parte della ciurma di Hook. La strana sequenza di domande da parte del bambino selvaggio viene fermata dall’arrivo di Pan, che a una prima occhiata pare essere un individuo ben più animalesco e ferale di come rappresentato da film e libri terrestri.

Pan ascolta il gruppo, poiché questo lo fa divertire con asserzioni sciocche, poi gli lanciano la proposta di aiutarlo nel suo combattimento contro Hook. Pan afferma che Hook ha tentato l’attacco all’Albero il giorno precedente, e ciò è costato la vita ad alcuni dei suoi e ad alcuni dei loro. Purtroppo, non si fida degli adulti, ancor meno se vestono da pirati, quindi trovare in loro degli alleati è una cosa che gli costa molto.
Propone di fargli affrontare una prova, e si fa seguire fin nelle profondità al di sotto dell’Albero dell’Impiccato.

Durante il tragitto nell’oscurità, Pan afferma che durante il combattimento del giorno prima hanno fatto prigioniero un pirata della ciurma di Hook. Se accetteranno di ucciderlo, allora dimostreranno di non essere alleati del suo nemico giurato. Il gruppo giunge a una profonda fossa dove si trova un individuo nell’ombra. Tinker Bell compare in quel momento, emettendo luce e illuminando l’area: purtroppo si tratta di JD (o meglio, Copper John), il ricorsore che il gruppo sta cercando da più di una settimana.

Mama Nora, Alena e Smith si calano nella fossa per parlare con JD (e valutare il da farsi), mentre Jack rimane al di sopra con l’intento di distrarre Pan.
JD rimane molto sorpreso quando capisce che i tre individui appena conosciuti arrivano dalla Terra come lui, ma pare non essere in grado di compiere delle traslazioni: la prima volta non sa nemmeno lui come abbia fatto. Il gruppo si offre di portarlo in salvo, ma dovrà stare al gioco.
Nel frattempo, di sopra, Jack riesce a distrarre Pan raccontandogli delle facezie (“lo sapevi che in quella fossa ci sono tre negri? Pensaci su”), mentre il capitano Bleak gli porge un involto di polvere di fata persa da Tinker Bell.
Nella fossa, il gruppo spara un colpo di pistola e urla, dicendo a JD di far finta di svenire. Pan, che era distratto, non assiste bene alla scena e scende a valutare la situazione, ma la sua superficialità gli fa credere senza problemi alle parole del gruppo.
Tornati di sopra, Mama Nora inventa una geniale scusa per mandarlo via: prima di tutto gli dona la bambola vudù con le sembianze di Hook, promettendogli che avrebbe funzionato, dopodiché usa la sua capacità di evocare gli spettri per chiamare il fantasma di Papa Shango, il teschio di alligatore che la signora del vudù porta sul suo bastone. Armato di bambola vudù e di un coccodrillo spettrale, Pan si galvanizza e chiama a raccolta tutti i suoi bimbi sperduti per andare a dare la caccia a Hook, lasciando di fatto sguarnito l’Albero.

Il gruppo tira su Copper John dalla fossa, dopodiché fa i suoi saluti al capitano Bleak: le loro strade si separano qui. Bleak li saluta con rispetto, poi si allontana con i suoi due uomini e Legs.
Il gruppo, riunitosi a JD, tenta senza perdere altro tempo una traslazione verso la Terra, ma i loro sforzi sono vani.
È inutile, non funziona – dice Henry Legs, spuntato dall’ombra – me ne sono accorto non appena abbiamo messo piede su quest’isola.
I sospetti degli agenti sono reali: Henry Legs è un ricorsore! L’uomo rimane sul vago riguardo alla sua vera identità, adducendo al fatto che debbano sbrigarsi prima che Pan e i suoi bambini decidano di tornare.
L’intero gruppo si allontana dall’Albero dell’Impiccato, e Legs fornisce loro alcune teorie su cosa stia accadendo: l’isola in cui si trovano è una sorta di buco nero dell’Anomalia, un luogo all’interno della ricorsione che attrae i suoi abitanti senza dargli possibilità di uscita. L’unico modo per andarsene è essere in possesso di una specifica chiave. Legs ipotizza che si tratti della sveglia nello stomaco del Coccodrillo: è da quando è arrivato sull’isola che continua a percepire un ticchettio, e Alena conferma la sua ipotesi.

Jack ha però un'altra proposta: le sue capacità si sono sviluppate durante questo viaggio, e ha acquisito il potere di aprire e chiudere i cancelli dell’Anomalia andando contro le sue stesse leggi: piuttosto che affrontare il Coccodrillo, un tentativo è fattibile.
Il gruppo si dirige alla spiaggia, prende l’unica barca rimasta abbandonando (con un po’ di dispiacere) Bleak sull’isola e si dirige al largo, fino a che non capiscono di essere giunti a un’invisibile barriera che non gli permette di andarsene.
Durante questa traversata Legs fa alcune domande a JD, chiedendogli dove si trovasse prima di finire in quella ricorsione. Ingenuamente JD gli risponde, e il gruppo, ancor più ingenuamente, non ha nulla da obiettare. Jack chiede a Legs qualche informazione sulla sua vera identità, ma l’uomo fa solamente capire che non è un agente della Fondazione e gli da il suo numero di telefono per andarsi a bere qualcosa una volta tornati dall’altro lato.

Jack utilizza la sua revisione e spalanca i cancelli dell’isola: la piccola imbarcazione si trova catapultata in mare aperto, e l’intero gruppo tenta una nuova traslazione… questa volta riuscendo!
Durante l’operazione, Mama Nora utilizza una pergamena di conserva-crypto trovata sulla nave di Hook: si trascinerà il suo focus Governa i morti sulla Terra.

Il gruppo riappare sulla Terra, proiettato nuovamente nei corpi originari, conservati nello stesso stato in cui li avevano lasciati una settimana prima (e quindi, in botta di marijuana). Di Legs e JD non c’è alcuna traccia: sono probabilmente tornati dove si trovavano i loro corpi al momento della traslazione.

Il gruppo si reca al McDrive per mangiare qualcosa e farsi passare i postumi, poi si rendono conto che JD si trova probabilmente ad Ashwood, ancora nella cantina della casa di Sarah… ma giungono a questa conclusione troppo tardi.
Prendono la macchina e di volata si recano ad Ashwood, giusto in tempo per vedere un elicottero nero alzarsi in volo dietro la casa bruciata della sirena.
Lory (che era Jack fino a poche ore prima), che si era portata dietro della polvere di fata dalla ricorsione, la estrae e la sniffa (sulla Terra aveva assunto la forma di droga), per poi volare a razzo in direzione dell’elicottero. Lo raggiunge e apre il portellone trovando al suo interno, oltre i due piloti, JD e un uomo con un completo nero e occhiali da sole, che gli punta una pistola addosso.
Henry Legs (o qualunque sia il suo vero nome sulla Terra) la intima di andarsene, ma Lory non vuole sentire ragioni e disarma Legs, che però riesce a sbatterla giù dall’elicottero colpendola con un crypto elettrificante.
Di alla Fondazione che l’OSR manda i suoi saluti”, sono le ultime parole di Legs prima che l’elicottero sparisca all’orizzonte. Lory riesce ad atterrare senza danni grazie agli ultimi residui della polvere di fata, ma JD, l’uomo per cui hanno affrontato mille insidie nell’ultima settimana, è già lontano.

La settimana successiva, gli agenti vengono convocati alla sede della Fondazione a Seattle per fare rapporto. Hanno purtroppo perso JD, finito nelle mani della temibile Operazioni Strategiche Ricorsioni, ma hanno portato un sacco di notizie e conoscenze riguardanti una ricorsione sconosciuta. La loro prima missione, a conti fatti, è stata un parziale successo.
Ora che hanno superato la prima prova del fuoco, la Fondazione ha capito che in futuro potrà contare ancora su di loro…

La prima missione della campagna si conclude qui, ma non sarà l’ultima! Ci prendiamo una piccola pausa dal gioco e tra un mese ci ritroveremo a esplorare nuovi mondi con gli agenti di The Neversleeping Eye!

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