giovedì 2 giugno 2016

The Neversleeping Eye - Sessione 12: Sorairo



Saku osserva con crescente tensione la scritta lampeggiante che lo identifica come mutante. I due Shinigami al suo fianco fanno qualche passo indietro ed estraggono le katane, intimandogli di inginocchiarsi e mettere le mani sulla testa. Vedendosi in breve circondato da molti samurai minacciosi, il Vector è costretto ad eseguire.
Amaterasu e Oda si fanno avanti cercando di parlare con un capitano degli Shinigami, chiedendogli di ripetere il test e confermando che Saku viaggiava con loro due… con il risultato di farsi arrestare anche loro.
Vengono disarmati, incatenati e condotti all’esterno della stazione, diretti a una coppia di furgoni.

Proprio in quel momento Tanuki, accompagnato dalle cloni Shocho e Chuhai, stavano transitando nei pressi. Notano i furgoni della Squadra Shinigami e il suono dell’allarme mutanti, ma Tanuki afferma sconsolato che è troppo tardi per intervenire.
Amaterasu, condotta in quel momento all’esterno, nota i tre nella folla e riconosce il ragazzo dalla cresta blu e le due gemelle come quelle che aveva visto nella sua visione. Ad alta voce, allora urla qualcosa sul KFC, per farsi riconoscere, con il risultato di prendere una botta sulla testa da uno degli agenti di polizia.
I tre vengono fatti salire su un furgone e incatenati a delle barre di metallo. I due veicoli degli Shinigami si mettono in moto diretti alla caserma più vicina.
Tanuki chiede alle cloni se conoscano le persone catturate, e loro rispondono di sì. Dopo aver discusso brevemente, dichiarano che forse sia il caso di andarle a recuperare, ma dovranno farlo prima che raggiungano la caserma.

Tanuki ruba una macchina e fa salire le cloni, per poi partire a tutta velocità all’inseguimento dei veicoli. Li supera, inserendosi in una parallela e montando su una sopraelevata che domina la strada che i veicoli stanno per correre.
Chiede alle gemelle se si ricordino se i loro amici si trovano nel primo o nel secondo veicolo; lei rispondono il secondo (fortunatamente si ricordava la cosa giusta).
“Io vedo di tenerli a bada, tu prendili e portali via. Ci vediamo a quattro isolati più in là, vicino a dei giardini dove c’è il murales di un serpente.”
Tanuki si trasforma in un uomo-riccio, e con la sua forza spaventosa solleva l’auto che li ha condotti fin lì per schiantarla di sotto, di fronte al secondo furgone in avvicinamento.
Le due gemelle si lanciano di sotto (una volando, l’altra cadendo) e nel caos generale si dirigono verso il retro del furgone.

Gli agenti della Fondazione all’interno sono storditi dalla botta, ma vivi. I due Shinigami che erano con loro escono all’esterno con l’intenzione di affrontare la minaccia, e loro tentano di approfittare della distazione per liberarsi. Oda ci riesce con facilità, utilizzando la sua Trama di Fuga si sfila le manette come un escapista professionista. Saku tenta di attivare la motosega innestata nel braccio cibernetico per tagliare le catene, ma la manetta blocca il meccanismo di attivazione.
Oda tenta di aiutarlo, ma nel giro di pochi istanti accade l’irreperabile: una manovra maldestra (e un 1 sul tiro di dado) fanno sì che lo Spinner sblocchi il meccanismo della motosega, che si attiva sbrindellandogli tre dita della mano sinistra.
Shocho e Chuhai, al di fuori, sono rimaste bloccate da uno Shinigami. Il poliziotto estrae la sua katana e fronteggia le due gemelle, ferendo quella originale (poiché il suo clone la spinge contro la spada, utilizzandola come scudo), ma tramite una combinazione di poteri di Eccezione e armi da fuoco riescono a fargli saltare la testa.
Salite a bordo del furgone, notano che Oda sta urlando disperato osservando la sua mano distrutta, Saku è riuscito a tagliare la catena che lo imprigionava e Amaterasu è ancora bloccata. Tramite la motosega e un colpo di pistola riescono a togliere i ceppi anche a lei, mentre di fronte al furgone, tra il rumore continuo dei proiettili, Tanuki sta combattendo gli Shinigami rimasti facendo una strage.

Il gruppo al completo si dirige verso un nugolo di vicoli, ma la pioggia continua e il buio fanno sì che si perdano dopo pochi minuti. Qualcuno li sta seguendo, gli Shinigami non si sono ancora arresi.
In breve sbagliano strada, trovandosi di fronte a un agente armato di mitragliatore pesante, che non appena li vede spara una raffica nella loro direzione.
Shochu, l’originale, viene colpita di striscio, mentre Chuhai è crivellata dai proiettili, che le aprono letteralmente la scatola cranica (un altro 1!). Presa dalla furia, Shochu affronta lo Shinigami riuscendo a fargli esplodere i bulbi oculari con i suoi poteri di Eccezione. Prende tra le braccia il cadavere del suo clone, e finalmente senza più nessuno a inseguirli si dirigono verso il luogo dell’appuntamento con Tanuki.

Si riparano all’ombra di alcuni cespugli in un giardino poco distante, attendendo il ritorno del loro salvatore, e nel frattempo scambiano alcune parole. Amaterasu non si scopre troppo con Shochu, poiché è convinta che sia Tanuki la nuova forma di Lory, e stessa cosa fa Shochu avendo paura che loro possano essere membri dell’OSR.
La mano di Oda è messa molto male: un dito forse può essere riattaccato, ma le altre sono state praticamente sbrindellate dalla motosega di Saku.

Dopo una decina di minuti Tanuki giunge sul posto: ha qualche graffio, ma sta bene. Amaterasu inizia subito a parlargli della loro missione, con il completo sconcerto di lui. Nel giro di qualche minuto l’equivoco viene svelato, e il gruppo finalmente riunito. Viene anche svelato che Chuhai non era la sorella di Shochu, ma un suo clone: il cordoglio di Tanuki si trasforma allora in una risata liberatoria: “e allora mettiamola in qualche posto fresco, potrai rivendere gli organi e farti qualche yen”.

Insieme si dirigono in uno scantinato riparato, ma Tanuki sta diventando sempre più curioso sulla loro vera identità e origini. Senza pensare troppo alle conseguenze, Chuhai gli rivela che provengono da un altro mondo, attirando su di lei lo scherno del ragazzo e il rimprovero di Amaterasu: non dovrebbero rivelare informazioni simili ai nativi del luogo.
Nei minuti successivi c’è un po’ di discussione: Tanuki non è assolutamente convinto di ciò che Chuhai gli ha detto, e vuole delle prove, altrimenti non potrà fidarsi di loro.
Il gruppo, ovviamente, non può e non vuole fornirgliele. Si prendono qualche istante di riposo, ma il ragazzino-riccio è comunque desideroso di collaborare con loro: è evidente che sanno qualcosa di Kimiko, la donna con i capelli blu.
Tanuki prende quindi una decisione: sarà qualcuno di più saggio di lui a giudicarli, e se si dimostreranno meritevoli di fiducia potranno continuare la loro collaborazione. Un po’ controvoglia, il gruppo accetta e decide di seguirlo.

Insieme passano in alcuni tunnel sotterranei, fino a giungere a un covo segreto colmo di macchinari elettronici, computer e… mutanti. Si trovano in una delle sedi della Sorairo, un gruppo anarchico formato principalmente da esper e potenziati che si oppone alle corporazioni e gli Shinigami.
Vengono condotti a parlare con Orochi: questo individuo dal sesso indistinguibile ha il corpo coperto di bendaggi insanguinati, mentre le poche parti visibili della sua pelle rivelano qua e là scaglie di serpente. È il capo della Sorairo, e ascolta con attenzione le parole dei personaggi (e soprattutto di Shochu) che tentano di convincerlo che provengono da un altro mondo.
Orochi, piuttosto misterioso e dubbioso, si prende qualche tempo per riflettere. Nel mentre il gruppo ha la possibilità di curarsi e recuperare le forze: la mano di Oda viene medicata, le dita purtroppo sono perse (ma a quanto pare in questa ricorsione comprare una mano nuova non costa poi così tanto), mentre Shochu ha la possibilità di mettere il cadavere della sua clone in un congelatore. È proprio Shochu a fare ai domandi alcune mutante su una tessera della società Ruiji che si è trovata in tasca al momento della traslazione. I membri della Sorairo sono sorpresi: è una tessera VIP della corporazione, che da accesso ad alcuni servizi, e ne hanno viste veramente poche in giro.

Dopo alcune ore, Orochi li convoca nuovamente. Non sa ancora se potersi fidare di loro, ma una cosa è fuori da ogni dubbio: gli Shinigami daranno loro la caccia, quindi sono tutti sulla stessa barca. La donna dai capelli blu, per quanto cercata da Tanuki, è al momento al di fuori dagli obiettivi principali del gruppo anarchico.
Ha bisogno di una prova per potersi fidare definitivamente di loro: dovranno eseguire un compito, e se lo porteranno a termine la Sorairo darà il suo supporto per stanare Kimiko.
Il gruppo ribelle ha al momento intrattenuto guerra con gli Shinigami, ma non con le corporazioni: andare a infastidirne una significherebbe attirarsi ire e vendette infinite addosso. Sanno che un carico di armi di alto livello (esplosivi, katane, armi da fuoco pesanti) della Zetsumetsu verrà consegnato agli Shinigami da un furgone. Sanno quando il furgone partirà, da dove, e dove deve arrivare. Sarà compito dei personaggi intercettare il furgone e rubare le armi, facendo in modo che la Sorairo non venga direttamente coinvolta.
Sempre un po’ controvoglia (e tra le proteste velate di Amaterasu) il gruppo accetta il compito: la voglia di stanare Legs/Kimiko/Agente White di Shochu è troppa per poterla controllare.

Il furgone partirà tra diciotto ore: il gruppo si prende un lungo tempo per riposarsi prima di organizzare il piano. Vengono loro consegnati i tragitti possibili del furgone della Zetsumetsu: il percorso è di circa 8 km, i primi 5 sono in area completamente urbanizzata ed è possibile che sia difficile seguire i suoi spostamenti, mentre gli ultimi 3 sono una sorta di percorso obbligato su una superstrada.
Mentre Saku, Amaterasu e Oda tirano fuori dal cappello varie idee su come organizzarsi, Shochu esce e si dirige alla più vicina sede della Ruiji, dove mostrando la sua tessera VIP viene accolta in un laboratorio dove un dottore con camice rosso gli preleva del sangue ed esegue un imprinting psichico. La tessera della Ruiji da accesso a numerosi vantaggi… tra cui la produzione di un nuovo clone della Paradox, che sarà disponibile entro 48 ore.

L’ora è tarda, e i numerosi avvenimenti della giornata hanno provato duramente il gruppo di agenti. Alla prossima sessione li attenderà un durissimo compito, una delle tante prove di sopravvivenza che li attendono sul folle mondo di Arashi…

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