mercoledì 29 giugno 2016

The Neversleeping Eye - Sessione 16: Grandi e Piccoli Mostri



Su Goliath…
I due possenti uomini-gorilla conducono Eleonor, Hector e Allen a lungo nei tunnel sotterranei, fino a sbucare nuovamente in superficie. Davanti a loro si staglia un crinale roccioso, colmo di aguzze punte di pietra, da cui è possibile intravedere dei pennacchi di fumo. Gli agenti vengono condotti in un piccolo villaggio popolato da una trentina di uomini-gorilla, bambini compresi, composto principalmente da caverne e da qualche rudimentale capanna.
I primitivi si inchinano al loro passaggio, e li scortano fino a un piazzale centrale in cui è posizionato un alto totem di legno, inciso con simboli di guerra, armi abbozzate e sormontato dalla bocca di un cannone al plasma non funzionante.
Una femmina di gorilla massiccia e ornata di teschi animali si avvicina agli agenti, inchinandosi e presentandosi come Regina Koth, capotribù del villaggio di Koth. Sa parlare la “lingua sacra” e chiama i personaggi “piccoli dei del sottosuolo”, glorificando la loro presenza e offrendosi di soddisfare ogni loro richiesta.
Gli uomini-gorilla della tribù si avvicinano porgendo loro frutta, carne e altri doni.
Dopo un po’ di dialogo con la servizievole regina, i personaggi scoprono di non essere i primi a giungere a quel villaggio in giornata: un altro “piccolo dio” è giunto solo poche ore prima, e si trova nei dintorni con alcuni esploratori: si è presentato con il nome di Thanatos.
Eleonor inizia a pensare che possa trattarsi di Tanuki, che dovrebbe essere giunto lì poche ore prima di loro. Chiede quindi alla regina di poter utilizzare una capanna, e di avvertirli quando l’altro piccolo dio tornerà con gli esploratori: “è fuggito dal nostro paradiso, e dobbiamo riprenderlo” sono le parole di Eleonor, più che sufficienti per mettere in soggezione la primitiva regina.

Nella capanna il gruppo può riprendere le forze per circa un’ora. Quando il sole di Goliath cala oltre la montagna, Thanatos fa ritorno con gli esploratori. Il gruppo può vederlo dalla finestra della capanna: si tratta di un temibile guerriero con una pesante armatura nera dotata di jetpack, e un grosso fucile al plasma. Ha capelli con rasatura da marine, una cicatrice sul volto e l’aria inquietante.
I tre saltano fuori dalla capanna facendosi notare, ma hanno la scusa pronta: “ciao, sei anche tu un giocatore? Abbiamo bisogno di aiuto, sono giorni che stiamo girando e non riusciamo a completare la partita. I nostri genitori saranno in pensiero, forse dobbiamo affrontare qualche boss per fare punti…”
Per quanto sia un po’ diffidente, dopo qualche scambio di battute Thanatos cede all’inganno, prendendoli per tre ragazzini di Arashi che l’OSR ha portato su Goliath facendogli credere che si tratti di una simulazione di realtà virtuale. I tre agenti forniscono nomi giapponesi falsi, e dopo un po’ riescono a farsi dire il vero nome del guerriero: ci avevano visto giusto, si tratta proprio di Tanuki!
Per il momento decidono di proseguire l’inganno, poi si vedrà il da farsi…

Al Reclusorio…
Lory trascorre nella sua cella imbottita un tempo che pare interminabile. Cieca, impossibilitata a muoversi e senza altro tipo di stimoli esterni passa lunghi periodi di dormiveglia senza sogni, fino a che non sente la porta metallica aprirsi. Viene posizionata su una sedia a rotelle e condotta in lunghi corridoi freddi.
A portarla è l’Agente White, ma il dialogo con lui è molto breve. Presto dovrà andare su Goliath per concludere alcuni affari, quindi non potrà trattenersi al Reclusorio mentre le tireranno fuori dal cervello ogni sua conoscenza. La affiderà a un altro agente, Mr. Red, responsabile per questo tipo di questioni.

Lory viene portata in una stanza dove White e Red parlano per qualche minuto, poi la sua nemesi si allontana lasciandola sola con il suo torturatore. Lory sente una leggera scossa alle tempie, e improvvisamente è di nuovo in grado di vederci: è una stanza di un bianco accecante, illuminata da neon intensissimi. Davanti a lei, a una scrivania, è seduto un uomo glabro, dalla mascella squadrata, con un completo nero e una cravatta rossa.
Dove si trova il dominatore faunistico?”, è l’unica domanda di Mr. Red.
Di che cazzo stai parlando?”, risponde Lory.
Mr.Red preme un pulsante, parlando in un interfono: “La prigioniera non vuole parlare, portatela al trattamento.
Solo in quel momento Lory abbassa lo sguardo, accorgendosi che le sue braccia e le sue gambe sono amputate all’altezza di gomiti e ginocchia. Colma di orrore si vomita addosso, mentre due prigionieri la accecano nuovamente con una scossa alle tempie e la conducono via da quella stanza.
Lory viene portata in una cella imbottita gelida, dove inizia a battere i denti. Poi, da degli altoparlanti nascosti, parte la terribile musica che la accompagnerà per tutta la sua permanenza al Reclusorio.


La canzone per bambini è tenuta a un volume intollerabile e viene ripetuta a ciclo continuo, impedendole di dormire e pensare, insinuandosi come un tarlo nella sua testa. Il tempo si dilata, Lory perde conoscenza per brevi tratti, mentre viene assediata dal ritmo incessante.

Dopo un tempo incalcolabile la musica si interrompe, e lei viene portata di nuovo al cospetto di Mr.Red.
Dove si trova il dominatore faunistico?
I love you, you love me…
Conducetela al trattamento.

Lory viene di nuovo portata nella stessa cella, dove la musica riparte. La Paradox urla, ma nessuno può sentirla.

Su Goliath…
Il popolo gorilla, che tra loro si chiamano Gaugar, preparano un sontuoso banchetto a base di cacciagione e frutta in onore dell’arrivo dei piccoli dei. La serata procede bene e Tanuki si rilassa. I personaggi reggono il gioco, facendo finta di essere dei nerd Arashiani fanatici di videogiochi, parlando di boss, drop di oggetti e altre questioni che fanno sogghignare Tanuki.
Alla fine della cena, la Regina Koth si avvicina agli dei presentandogli una richiesta: da molto tempo un “grande dio” ha occupato il loro territorio. Loro lo chiamano Makranos, e si tratta del gigantesco millepiedi che già una volta ha attentato alla vita degli agenti. La sua tattica di caccia è infida: si finge morto, coprendosi di insetti che controlla con i suoi poteri, e quando qualcuno gli si avvicina abbastanza parte in attacco. Conoscendo questa sua caratteristica, e dotati delle armi degli dei, il gruppo potrà affrontarlo. Koth offre nuovamente i servigi della tribù al gruppo se questi riusciranno a scacciare la bestia.
Gli agenti accettano la missione, continuando a mantenere la facciata dei ragazzini nerd (“oh, finalmente una quest!”) e coinvolgono Tanuki nella cosa: lui vuole raggiungere al più presto l’obiettivo, ma una volta sistemata la questione potranno proseguire insieme.

I gaugar danno al gruppo sistemazione in una caverna, dove hanno possibilità di riposarsi. I tre agenti si parlano in privato: l’indomani andranno ad affrontare Makranos con Tanuki, e alla fine dello scontro daranno una sonora lezione al bastardo che li ha venduti all’OSR.

Al Reclusorio…
La musica si interrompe, ma continua a sentirla nella testa nonostante sia scomparsa. Ha provato a trascinarsi nei pressi della parete della cella e a sbattere la testa contro il muro, ma anche queste sono imbottite. Una voce lontana, proveniente da chissà dove, le bisbiglia “hai due modi per uscire da questo posto: raccontare tutto quello che sai oppure trovare il modo per ammazzarti”.
Non è sicura da dove provenga la voce, è tutto troppo confuso. Viene di nuovo portata al cospetto di Mr. Red e quando la solita scossa elettrica le restituisce la vista vede che l’uomo ha sulla scrivania una bottiglia di whiskey, con un bicchiere pieno.
Lory implora di dargliene un sorso.
Dove si trova il dominatore faunistico?
NON LO SO!”, urla Lory (Nota del narratore: ed è vero. Il resto del gruppo non gli aveva mai rivelato di averlo consegnato alla Fondazione).
Mr. Red beve il whiskey davanti a lei, poi parla all’interfono: “Non vuole parlare, portatela al trattamento.
Lory si accorge che alcune larve stanno uscendo dagli occhi e dal naso di Mr Red. Ma è vero o è una visione?
Urla e si dimena, ma non c’è niente da fare. Viene nuovamente accecata, e quando la vista ritorna si trova in una stanza diversa: il pavimento è costituito da una moquette di erba sintetica, le mura dipinte dell’azzurro del cielo, con tanto di un sole sorridente in un angolo. Davanti a lei è preparato un tavolo da pic-nic.
Viene lasciata da sola per qualche momento, poi la solita, orribile musichetta parte a un ritmo più pacato. Una porta sul fondo della sala si apre, lasciando entrare proprio lui: Barney il Dinosauro.
Ahahah Lory, che bello vederti qui! Dai, divertiamoci insieme!”, grida divertito il pupazzo.
Barney saltella nella stanza, mentre Lory tenta di non guardare, ma è tutto inutile. A un certo punto, il pupazzo le propone di fare un pic-nic insieme: da un angolo della sala preleva un’enorme cesta da pic-nic, da cui estrae il primo piatto del banchetto.
Il braccio mutilato di Lory.
Barney glielo mostra, proponendogli di farlo a fette e mangiarlo, ma Lory reagisce con violenza urlandogli di non fare niente. Barney, allora, inizia a fare a fette il suo braccio e mangiarlo lui stesso. Nella cesta ci sono tutti e quattro gli arti di Lory.
Completamente impazzita, Lory convoglia i suoi poteri da Paradox in un’Eccezione sul pupazzo, che pare accusare il colpo e si precipita fuori dalla stanza ridendo.
Lory dondola sulla sedia a rotelle e tenta di trascinarsi a ridosso del tavolo da pic-nic. Ci sbatte contro la testa due volte, cercando di uccidersi, ma gli inservienti del Reclusorio irrompono nella stanza e la fermano.
Lory viene riportata nella sua cella gelida in stato di shock. La musica riparte…

Su Goliath…
Dopo una sana dormita i tre agenti della Fondazione, accompagnati da Tanuki, si fanno scortare fino al territorio di caccia del terribile Makranos. Qui l’esploratore gaugar li lascia, e sono costretti a procedere da soli nella giungla fangosa.
Trovare la bestia non è troppo difficile: basta seguire gli alberi abbattuti e il fetore. In una zona paludosa notano la sua presenza: si trova in posizione di caccia, immobile e ricoperto di mosche come al solito. Fanno bene attenzione a non avvicinarsi troppo, cercando una strategia interessante per abbatterlo velocemente.
Tanuki ha un jet-pack, quindi volerà sopra gli alberi e concentrerà i suoi attacchi dall’alto. Il resto del gruppo concentrerà i suoi attacchi dai lati, cercando di attirarlo per colpirlo nelle enormi fauci.
Si mettono in posizione, ma per una disattenzione (ovvero un’intromissione) Eleonor scivola nel fango, cadendo vicino al kaiju e risvegliandolo. Tutti quanti sono costretti ad attaccare al massimo delle loro forze.
Sparano contro Makranos tutto ciò che hanno. Hanno avuto la buona idea di ricoprirsi di fango prima di attaccarlo, così gli sciami di mosche saranno più un fastidio che un vero e proprio pericolo, ma il millepiedi mostruoso è un avversario sufficiente.
Tanuki spara con il suo fucile al plasma: i proiettili bruciano il guscio della creatura, intaccando la sua carne.
Dal basso, il resto del gruppo ha un po’ più di problemi. Hector riesce a sparare nelle fauci della creatura, causandogli dei gravi danni, ma una bestia di queste dimensioni ha necessità di un bel po’ di proiettili prima di crollare.
Eleonor rimane per lo più sulla difensiva nella prima parte dello scontro: prova a utilizzare il Decapitatore Gargantuano, ma ancora una volta la lama è troppo grossa per lei.
Allen prova a sparare con il suo Tuono Sterminatore, mancando il bersaglio.
Il folle vector ha a questo punto un’idea che gli costerà veramente cara: lanciarsi nella bocca del kaiju per attaccarlo dall’interno. La minaccia di diverse file di denti uncinati, simili a quelli di una lampreda, non smuove le intenzioni del coraggioso Allen, che si posiziona davanti alla creatura e si lascia deliberatamente ingoiare.
Allen si ritrova dentro ciò che potrebbe essere definito un vero e proprio tritacarne.
La sua armatura super-accessoriata non può nulla contro la forza della creatura: il vector si trova completamente inerme, devastato dai denti del suo nemico. Forse a questo punto si rende conto che la sua idea non era poi così grandiosa.
Hector usa i suoi nuovi poteri da spinner (Anonimato) per passare inosservato alla creatura e colpirla nelle intersezioni della chitina. Eleonor invece, dopo essere stata scagliata contro un albero, si rende conto che la creatura è completamente zuppa di fango e acqua: un bersaglio perfetto per la sua scarica di elettricità.
La paradox convoglia tutte le sue forze e spara un fulmine contro il kaiju, che viene letteralmente fritto. È allo stremo delle forze, ma alcuni colpi fortunati di Tanuki pongono definitivamente fine alla vita di Makranos.

Subito il gruppo si precipita a recuperare Allen, rendendosi in breve conto che i denti uncinati del kaiju l’hanno ridotto a coriandoli.
Allen Millwash è morto.
Beh, è stato un bel game over”, è l’acido commento di Tanuki.
Eleonor blocca l’Arashiano con la sua stretta telecinetica e Hector, in preda alla rabbia, lo tempesta di pugni spaccandogli il naso.
Decidono di farlo riprendere, e tra i due agenti rimasti e il traditore parte una violenta discussione. Tanuki si rende finalmente conto di chi loro siano, e tra sputi insanguinati e insulti afferma, con ferocia, che li ha traditi e venduti all’OSR perché, dopo avergli salvato la vita, hanno avuto ancora il coraggio di mentirgli e trattarlo di merda.
I due agenti minacciano di ucciderlo, ma Tanuki ha due palle quadre: se devono farlo, che lo facciano in fretta e finiscano questa storia.
Una lettura mentale da parte di Eleonor fa capire che gli obiettivi di Tanuki sono quelli che aveva effettivamente dichiarato fin dall’inizio: recuperare la sua amica Valerie, compagna di mille battaglie su Arashi.
Eleonor e Hector pensano prima di fargli fare una fine orribile per vendicarsi del torto subito, ma alla fine la ragione prende il sopravvento: lo legano e decidono di riportarlo con loro al villaggio dei gaugar. Decideranno in seguito cosa fare di lui.
I tre abbandonano il cadavere di Makranos e la palude dove il loro amico Allen ha incontrato una terribile fine prematura.

Al Reclusorio…
Il risveglio di Lory è stranamente meno traumatico: ci vede perfettamente, e dopo pochi istanti si rende conto che i suoi arti ci sono di nuovo. Non ci sono segni, né cicatrici, niente di niente. La paradox si trova in un lunghissimo corridoio illuminato dai neon, in cui sono presenti numerose celle. Sbircia nello spioncino di alcune di esse, rendendosi conto che in ognuna è presente un prigioniero, mutilato e senza occhi, sottoposto a diverse torture psicologiche: alcuni vengono costretti, come lei, a sentire musica a volumi infernali. Altri sono semplicemente lasciati in isolamento.
Lory percorre velocemente il corridoio, sentendo la risata di Barney dietro di lei. La musica continua a consumarle tutte le sinapsi cerebrali: ormai è parte di lei, la sente nella sua testa continuamente.
Tenta di scappare, ma vede la mostruosa sagoma di Barney giungerle davanti ridendo.
Avanti Lory, divertiamoci, divertiamoci!
Tenta di scappare, di dimenarsi, utilizza di nuovo i suoi poteri per colpire il pupazzo, ma è tutto inutile. Non c’è via di fuga.

Lory si sveglia: è su un letto, sopra di lei dei dottori con mascherina e camice e la sagoma di Mr. Red. Le stanno somministrando qualcosa.
Parla”, dice Red.
NO!”, urla Lory.
Le somministrano della droga. Il corridoio ritorna, così come Barney il Dinosauro. La visione si ripete ancora, e ancora, e ancora, così come la musica.
Lory afferra la testa pupazzosa di Barney e la toglie, per vedere chi c’è al di sotto. Davanti a lei, un’altra Lory. Vestita con il costume di Barney le sorride con uno sguardo da pazza e le grida di divertirsi insieme.
La vera Lory le salta addosso, sbattendola a terra e tempestandola di pugni, fino a ridurle il cranio in frantumi, poi è lei a indossare il costume di Barney e a correre tra le celle del Reclusorio ridendo.
Ancora.
E ancora.
E ancora.
Lory viene svegliata di nuovo.
Dimmi tutto quanto”, le dice Mr. Red.
Lory rivela tutti i segreti della Fondazione.

Su Goliath…
Una volta giunti al villaggio di Koth, gli agenti danno alla regina la notizia della vittoria, nonostante uno di loro sia “tornato al paradiso”. Fanno mettere Tanuki in una gabbia e si riposano, pensando al da farsi.
Dopo alcune ore tornano dal giovane Arashiano, che nel frattempo si è un po’ ripreso.
Questa volta i toni sono molti più calmi. Si interrogano sulla sua sorte, e ancora Tanuki dice di voler salvare Valerie: non ha altri obiettivi.
Il viaggio sarà pericoloso, specialmente ora che Allen è venuto a mancare. Eleonor ed Hector fanno una proposta a Tanuki: viaggeranno insieme, raggiungeranno l’obiettivo e lui potrà recuperare Valerie, dopodiché ognuno andrà per la sua strada. Se proverà di nuovo a tradirli, però, non saranno più così clementi e faranno fare una brutta fine anche alla sua amica.
Tanuki accetta il patto: viene liberato e gli vengono di nuovo consegnate l’armatura e le armi.
La Regina Koth dice ai piccoli dei del sottosuolo che conoscono dei passaggi sicuri sotterranei, attraverso cui potranno arrivare al loro obiettivo in poco tempo e incontrando pochi pericoli: decidono di partire subito.
Cinque gaugar li scortano fino alle pendici della montagna, dove è presente un tunnel rotondo, talmente perfetto da sembrare scavato con un laser. Il gruppo si inoltra nell’oscurità…

Al Reclusorio…
Lory viene ricondotta in cella. Il riscaldamento è stato riacceso, e ora c’è silenzio. Perde i sensi a più riprese, riuscendo a recuperare un po’ di forze. Il suo sonno viene interrotto solamente da un secondino del Reclusorio, che dopo averla svegliata sbattendo il manganello contro la porta della sua cella, entra e la massacra di botte per puro divertimento. Dopo quanto ha subito, però, non il dolore fisico è l’ultimo dei suoi problemi.
L’ultimo viaggio di Lory nei terribili corridoi del Reclusorio avviene poco dopo: un inserviente la porta in una stanza dove sente il rumore di un macchinario elettronico accendersi.
Qualcuno sulla Terra tiene ancora a te, a quanto pare. Ci hanno dato quello che volevamo”, sono le ultime parole che sente prima di venire condotta attraverso un varco.
Lory trasla, ritrovandosi catapultata sulla Terra, nel suo vero corpo, con ancora tutte le membra al loro posto.
Capisce di trovarsi a bordo di un treno in movimento, dentro una grossa gabbia. Stancamente usa i suoi poteri per aprire tutti i lucchetti, ma nota che il treno, che sta viaggiando nel deserto Texano, sta rallentando.
L’unica fermata è a una stazione di periferie di Houston, dove tutte le porte si aprono. Lory scende dal treno, accecata dalla luce solare, e un uomo in completo gli si avvicina mostrando il distintivo della Fondazione.
L’uomo non si presenta, limitandosi ad accompagnarla a una macchina e a guidarla tra le vie della città. Lory non parla, le parole dell’uomo sono poche.
Abbiamo dovuto dargli l’artefatto.
Perché l’avete fatto?
Siamo la Fondazione. La vita di un nostro agente vale molto più di qualsiasi oggetto.

Lory viene condotta in una clinica privata, dove le viene assegnata una stanza e l’agente si congeda. Si stende a letto: forse è veramente finita.
Forse no.
Nel dormiveglia, sente qualcuno passare nel corridoio fischiettando il motivetto di Barney il Dinosauro.

Su Goliath…
Il viaggio degli agenti nei tunnel sotto la montagna dura giorni e giorni, ma è privo di incontri spiacevoli. Sbucati dall’altra parte trascorrono ancora un giorno di viaggio con i gaugar, prima che giungano nei pressi del loro obiettivo.
I loro primitivi seguaci si congedano, non c’è più bisogno di loro. Dall’alto di una collina riescono a vedere una torre metallica del tutto simile alla parte superficiale della base in cui erano comparsi appena giunti alla ricorsione.
Cosa fare ora? Meglio essere previdenti prima di agire: l’imprudenza gli è costata cara più di una volta.
Eleonor decide di utilizzare un crypto di Intuizione trovato tempo addietro per capire cosa li aspetta all’interno della base. La risposta gli giunge dal vento come una mazza ferrata sulla nuca.
Nei meandri della base sono presenti una manciata di agenti dell’OSR (tra cui l’agente White), alcuni ragazzi di Arashi (tra cui Valerie)… e un kaiju ammaestrato, tenuto sotto controllo tramite il dominatore faunistico su cui l’OSR ha messo le mani dopo averlo scambiato con la vita di Lory.

Una terribile sessione che ha segnato un punto di svolta per gli agenti della Fondazione: uno di loro è morto, un altro forse non si riprenderà mai più dal trauma subito.
La conclusione di questa vicenda arriverà solamente con la prossima sessione…

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