martedì 21 settembre 2010

Fratello Morte e Sorella Vita


Era un giorno come tanti altri quando Fratello Morte e Sorella Vita si trovarono in un bar del centro per bere una tazza di caffè.
Non appena si videro, si vennero incontro e si abbracciarono sorridendo.
“È da tanto che non ci vediamo, fratellino. Permetti che sia io ad offrirti da bere, questa volta”, disse Vita.
“Accetterò con piacere”, sorrise Morte.
Il cameriere arrivò, con un bloc-notes e una penna stretti in pugno
“Cosa desiderano i signori?”
“Due caffè - disse Vita - di cui uno macchiato.”
Il cameriere segnò l’ordinazione sul blocchetto e si allontanò.
“Allora - iniziò Morte - come ti va il lavoro?”
“Dipende. Le nascite sono come al solito in aumento nei paesi del terzo mondo, mentre quelle nei paesi più civilizzati calano. Più la gente sta bene, meno ha voglia di fare figli. Andare a suggerire al papa di dire ai suoi fedeli di non utilizzare anticoncezionali non ha funzionato più di tanto. A te come va invece?”
“Anche io non me la passo troppo bene. Mi stai dando parecchio lavoro da fare. Di tutte quelle nuove nascite nei paesi del terzo mondo devo sempre farne fuori più di metà. Mi è giunta voce che i fanatici di una setta religiosa americana stanno progettando un suicidio di massa e l’inquinamento sta uccidendo sempre più animali, costringendomi a fare il lavoro sporco. Hai idea di quanto sia schifoso andare ad ammazzare i pesci? Il loro odore non si toglie per settimane… ho dovuto farmi fare un set completo di tuniche nere per ovviare al problema.”
“E allora perché non te li togli prima di entrare in mare?”, disse sorridendo Vita, ironica.
“Sorella, dove hai mai visto la Morte senza la sua tunica nera? Non si adatterebbe al gioco.”
“Mh, hai ragione.”
“Beh, ci sono anche i lati positivi della cosa. La gente mi teme sempre di più. Non è più il tempo dei samurai che fanno seppuku per onorare il proprio padrone. Nessuno mi affronta più con vero coraggio. E la cosa mi diverte molto. È ridicola.”
“Che intendi?”
“Intendo dire che il mio arrivo è certo, per chiunque. Il tempo degli immortali è finito da… quasi un miliardo di anni, ormai. E la gente ancora mi teme. Non capisco, io offro sicurezza. Non ho mai perso colpi, sin da quando esisto.”
“La gente ha paura di te perché non sa cosa li aspetta dopo.”
“Bah, e allora perché non ha anche paura di te? Li condanni a un’esistenza senza alcuna certezza, né scopo. Io semplicemente li prendo e li conduco in un luogo nero e tranquillo. Un luogo con un’unica certezza. Dovrebbero avere più paura di te, che di me.”
“Così mi offendi, fratello.”
“Non intendevo, credimi. Sto solo cercando di espletare i miei pensieri. Mi capita di rado di parlare con qualcuno.”
Il cameriere arrivò con il vassoio e i caffè, e li poggiò sul tavolino. Fratello Morte lo osservò per qualche istante mentre tornava al bancone.
“Morirà tra 3 anni, 2 mesi e 13 giorni. Incidente d’auto causato da una forte nebbia.”
“E un mese dopo nascerà suo figlio.”
“Divertente.”
“Te lo dico da quando siamo nati, fratello. L’universo ha un grande sense of humour. Non mi stupirei se fosse inglese.”

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