lunedì 20 settembre 2010

Shattered


Le parlo, ma mi sembra di stare conversando con una bambola. Ti fissa con quei suoi occhi di vetro. Rimane immobile, sembra che ti stia ascoltando. Che stia meditando con espressione seria sulle verità che le stai annunciando. Che stia facendo sue le tue parole. Ma in realtà è solo una bambola, e le bambole non hanno cervello. Non possono ascoltare, né capire ciò che stai dicendo. Fanno solo finta di ascoltarti, ma ai loro occhi sei tu quello finto, inutile, privo di intelletto. Loro sono solo bambole.
Tutte le persone sono bambole. Me ne sono accorto man mano che il tempo passava. Più gente si ha intorno più la loro apparenza è bambinesca, più si muovono con fare meccanico, indossando vestiti da bambini e mantenendo una sola espressione fissa di stupore.
Me ne sono accorto per la prima volta anni fa. Nessuno prova interesse. Tutti erano fatti di porcellana.
Così mi sono stancato. Ho preso una delle bambole che mi fissava e l’ho scagliata per terra. La sua testa di porcellana si è crepata, un occhio di vetro si è staccato ed è rotolato sulla piastrelle del pavimento, finendo sotto un mobile.
Poi è stata la volta di una bambola di pezza. Ho preso una forbice e le ho strappato le braccia. L’ovatta che la riempiva ha sporcato tutta la stanza. Ci ho messo due giorni a ripulirla.
La testa di un’altra bambola, una settecentesca bambola di porcellana vestita di pizzo, mi piaceva molto. Si era un po’ crepata, ma me la sono portata a casa e l’ho messa sul comodino.
Altre bambole sono poi arrivate e mi hanno rinchiuso in un mondo fatto della stessa ovatta che le riempiva. Non mi fanno più parlare con loro. Dicono che sono pericoloso. Ho iniziato a parlare con me stesso, ma ho iniziato ad annoiarmi. Anche io sto diventando una bambola. È quello il loro piano. Vogliono farmi diventare come loro.
Non ci vorrà molto. Una volta che anche la mia testa sarà diventata di porcellana la sbatterò contro la parete fino a ridurla in frantumi.

1 commento:

  1. non possiamo che diventare ciò che abbiamo ricevuto, ma anche quando non ci saranno più articolazioni, e gli occhi saranno vacui e fissi, non ci dimenticheremo di chi ci ha disegnato sulla bocca un sorriso

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